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Ritrovato il cancello rubato del lager di Dachau, era nascosto in Norvegia

Il cancello del campo di sterminio di Dachau, rubato nel 2014 e ritrovato il 28 novembre scorso (Fotogramma)
Il cancello del campo di sterminio di Dachau, rubato nel 2014 e ritrovato il 28 novembre scorso (Fotogramma)
03 dicembre 2016 | 15.57
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La polizia norvegese ha reso noto che al momento non vi sono sospetti collegati alla vicenda del ritrovamento del cancello del lager di Dachau, con la scritta "Arbeit macht frei" (il lavoro rende liberi), rubato nel 2014. "Non sappiamo perché sia stato lasciato lì", ha dichiarato la procuratrice Kari Trones spiegando che la polizia ha ritrovato il cancello il 28 novembre scorso grazie ad una soffiata anonima.

Trones ha poi assicurato che la cancellata, che pesa oltre 100 chili ed al momento si trova nei depositi della polizia di Bergen dopo che la scientifica ha condotto tutte le analisi senza trovare impronte o tracce di Dna tali da aiutare all'identificazione di qualche sospetto, verrà rimandata "al più presto" in Germania.

La scomparsa della cancellata aveva provocato choc e costernazione, con la cancelliera tedesca Angela Merkel che aveva parlato di atto "repulsivo" promettendo di portare i colpevoli davanti alla giustizia. Nel 2009 la stessa scritta era stata rubata dal campo di sterminio di Auschwitz. Il furto era stato commissionato da Anders Hoegstroem, leader di un gruppo neonazista svedese.

Il lager di Dachau, vicino Monaco, fu il primo aperto dai nazisti, il 22 marzo 1933, e servì come 'modello' per i successivi campi di sterminio . La scritta "Arbeit macht frei", che poi fu affissa all'ingresso di molti altri lager, fu realizzata per ordine dei nazisti dal prigioniero comunista Karl Roder. Oltre 200mila persone - prigionieri politici, ebrei, zingari, omosessuali - furono prigioniere nel campo, dove morirono 41.500 deportati. Gli ultimi prigionieri furono liberati dagli alleati il 29 aprile 1945.

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