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Jobs Act: Poletti, interventi importanti su voucher e ammortizzatori sociali

Jobs Act: Poletti, interventi importanti su voucher e ammortizzatori sociali
26 settembre 2016 | 09.57
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“Abbiamo deciso di introdurre la tracciabilità piena dei voucher per contrastare con ancora maggior forza il loro utilizzo irregolare, prevedendo, per i committenti, l’obbligo di comunicare via sms o posta elettronica alla sede territoriale dell’Ispettorato del lavoro, almeno 60 muniti prima dell’inizio della prestazione lavorativa, i dati anagrafici del lavoratore, il luogo e l’ora di inizio e di fine della prestazione. È un intervento importante, che il governo ha voluto con forza per riaffermare l’importanza delle legalità nel lavoro, e di cui monitoreremo gli effetti: qualora non si ottenessero i risultati voluti interverremo ancora”. A dirlo è il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, commentando nei giorni scorsi l’approvazione, in Consiglio dei ministri, del decreto legislativo correttivo del Jobs Act che contiene, oltre alla norma sui voucher, altri interventi di rilievo.

“Abbiamo previsto -prosegue Poletti- la possibilità di trasformare i contratti di solidarietà ‘difensivi’ in contratti di solidarietà ‘espansivi’, in modo da favorire e ampliare l’opportunità, per le imprese, di accrescere gli organici e di far entrare dei giovani ricorrendo alla riduzione di orario”.

Un capitolo particolarmente significativo è quello che riguarda gli ammortizzatori sociali. “Al fine di attuare una specifica indicazione del Parlamento -sottolinea il ministro- abbiamo deciso un intervento sulla cassa integrazione straordinaria per le aree di crisi industriale complessa. Per evitare che i processi di reindustrializzazione in atto si interrompano e i lavoratori perdano il legame con la loro azienda, viene introdotta la possibilità di prorogare la cigs fino a 12 mesi legandola alla presentazione di un piano di recupero occupazionale che preveda appositi percorsi di politiche attive del lavoro. È stato inoltre previsto, per tutto il territorio nazionale, di aumentare dal 5% al 50% la percentuale delle risorse finanziarie per la cassa integrazione e la mobilità in deroga che le Regioni potranno utilizzare in modo più libero al fine di affrontare le situazioni sociali più difficili. Il governo -conclude Poletti- ha convenuto che per le situazioni non coperte da queste misure verrà predisposto un intervento normativo specifico all’interno della legge di bilancio”.

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