"Le elezioni presidenziali francesi sono cruciali non solo per la Francia, ma per tutta l’Europa. La Francia è sempre stata al centro del progetto d’integrazione europea e il rischio di avere un presidente francese che sia contro l'Ue, che metta in discussione l’appartenenza stessa della Francia all'euro e all’Unione europea, è molto preoccupante". Così, con Labitalia, Luca Visentini, segretario generale della Confederazione europea dei sindacati (Ces).
"La Confederazione europea dei sindacati -sottolinea Visentini- sostiene l’integrazione e rivendica un’Europa che sia più giusta, più inclusiva e più democratica. La Ces, quindi, si oppone in maniera molto chiara ai politici che vogliono chiudere le proprie frontiere nazionali. La chiusura delle frontiere -aggiunge- è una violazione palese di una delle libertà fondamentali previste dai Trattati europei: la libera circolazione dei lavoratori, da cui, tra l’altro, anche molti lavoratori francesi traggono beneficio".
"Il sindacato europeo -conclude il leader sindacale- si oppone nettamente ai leader politici che si rifiutano di accogliere i rifugiati e i richiedenti asilo sul proprio territorio, una chiara violazione dei trattati internazionali. La risposta ai fenomeni migratori e alla crisi economica non è il nazionalismo, la chiusura e l'isolamento, ma la crescita, la creazione di posti di lavoro di qualità per tutti, migliori salari e protezioni sociali, politiche di integrazione basate sulla parità di trattamento".
