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Ue

Salvini all'attacco

28 maggio 2019 | 14.14
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Il vicepremier contro l'Ue, pronta a spedire una lettera sui conti: "Finito il tempo di letterine e richiami". E sullo spread che sale: "Aumenta per convenienza di qualcuno". Sul governo: "Io non voglio andare a elezioni". E annuncia: "Flat tax al 15% fino a 50mila euro già nella prossima Finanziaria"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Non esiste...". Matteo Salvini stoppa le voci su un voto anticipato, già a settembre. "Non esistono queste voci,io non voglio andare a votare", dice all'Adnkronos il vicepremier. Salvini è pronto ad andare avanti con Luigi Di Maio e l'esperienza del governo gialloverde: "Io resto con i 5 stelle, perché dovrei lasciarli?". "La flat tax al 15% per nucleo familiare che guadagna fino a 50mila euro già nella prossima Finanziaria, con l'accordo di tutto il governo e concordandola con Bruxelles" ha detto, poi, il vicepremier Matteo Salvini a 'Quarta Repubblica' su Rete 4. Quanto a Siri, ribadisce "l'assoluta fiducia", specificando che "ci sarà anche lui al tavolo economico della Lega". Dicendosi ''imbestialito'' per i tentativi di bloccare l'opera, annuncia che "lunedì sarà con Luca Zaia a inaugurare il primo tratto della pedemontana veneta". In merito all'ipotesi che lo Stato italiano entri nel capitale sociale nel caso vada in porto la fusione Fca-Reanault, anche al fine di riequilibrare la presenza dello Stato francese, dice: "Se serve, ci siamo". A proposito di Radio Radicale: "Faccio il giornalista... Quindi prima di chiudere una radio, una televisione, un giornale con un emendamento o un tratto di penna, ci penserei dieci volte". "Più informazione c'è, meglio è" sottolinea Salvini.

Descrive poi la giornata di ieri, fitta di telefonate. "Ieri ho sentito Berlusconi, ma non entro nelle dinamiche degli altri partiti" aggiunge, specificando di aver sentito anche "Conte, abbiamo detto di vederci, lui oggi va fuori, a Bruxelles, io sono qui domani, dopodomani...". "Spero che il consiglio dei ministri venga convocato questa settimana. Eravamo rimasti in questo modo e il dl sicurezza è pronto". Solo messaggini, invece, con l'altro vicepremier. "Di Maio? Non ci siamo più sentiti con lui. Siamo rimasti agli sms di domenica notte, poi basta", dice il ministro dell'Interno.

"E' finito il tempo delle letterine e dei richiami, riprendiamoci il diritto alla crescita" ha detto poco prima Salvini, in diretta Facebook, sugli scenari Ue dopo il voto. "Basta con i parametri europei impostati solo sulla finanza". E ancora: "L'Italia ha una economia sana, a parità di condizioni siamo i migliori del mondo: dobbiamo essere messi nelle stesse condizioni" altrimenti "torniamo ai tempi di Soros". Inoltre, "se fra un anno saremo stati bravi il debito sarà sceso e il Pil sarà salito" scandisce il leader della Lega, che poi assicura: "Non aumenta l'Iva, non tassiamo la casa e i conti correnti".

Quanto allo spread: "Aumenta perché qualcuno ha convenienza che gli italiani siano vincolati a vecchie regole". E attacca il Pd: "Lanciano l'allarme spread, come se il voto degli italiani di domenica non fosse libero, come se chi ha votato Lega volesse lo spread".

In mattinata, ai microfoni di Rtl102.05, Salvini è intervenuto sull'argomento: "Mi auguro che non ci sia nessuno che mandi le letterine. Il debito sta aumentando da sempre, da decenni, siamo arrivati al record storico. Negli ultimi dieci anni seguendo le letterine, i vincoli, Monti, la Fornero, l'austerità, i tagli, i regolamenti,il debito è aumentato di 655 miliardi". Con il voto di domenica, ha aggiunto, "tutti abbiamo capito che bisogna cambiare questi parametri. Mi auguro che non ci sia nessuno che manda letterine, che richiama all'ordine".

MOSCOVICI - "E' molto probabile che avremo uno scambio di lettere" con il governo italiano e "non sono favorevole a sanzioni" ha detto il Commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici. "Procederò ad uno scambio di punti di vista con il governo italiano sulle misure aggiuntive che potrebbero essere necessarie affinché rispetti le regole", ha sottolineato.

FLAT TAX - Intanto, sul versante politiche economiche dell'esecutivo gialloverde, sono 30 i miliardi che servono per la flat tax per le imprese e sui redditi fino a 50mila euro delle famiglie: "E' una cosa documentata al centesimo dalla Lega - ha detto Salvini -, proposta che siamo pronti a portare in Cdm, in Parlamento".

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