Milano, 1 apr. (Adnkronos Salute) - "Apprendiamo con soddisfazione che il contenzioso tra la Regione Lazio e la la Fondazione Santa Lucia dopo anni di traversie sta volgendo al termine con il riconoscimento definitivo dell'accreditamento per 320 posti letto, dando così stabilità alla struttura". Ma "al contrario, la Fondazione continua a non riconoscere la professionalità dei propri dipendenti, disattendendo gli accordi presi durante le trattative sindacali aziendali, sia in termini economici sia per gli assetti organizzativi degli organici". Lo sottolineano i sindacati Fp Cgil e Cisl Fp in una nota.
"L'accreditamento della struttura per 320 posti letto a codice 75, pazienti con Gravi cerebrolesioni acquisite che necessitano di cure assistenziali di alto livello - spiegano i rappresentanti sindacali in una nota - ha comportato un inevitabile aumento dei carichi di lavoro a cui la Fondazione continua a far fronte con il mantenimento delle stesse dotazioni organiche. La Fondazione Santa Lucia, non riconoscendo in termini economici l'eccellenza dei propri lavoratori, infermieri, fisioterapisti, tecnici, amministrativi e operatori socio sanitari, si ostina a non considerare le richieste delle organizzazioni sindacali per superare le difficoltà organizzative, che potrebbero favorire il processo di decadimento della qualità delle prestazioni offerte".
La politica aziendale, si legge nella nota, "continua a fare distinzioni applicando alle aree della dirigenza medica e sanitaria un integrativo contrattuale decisamente più remunerativo del Ccnl della sanità privata, assumendo invece, per infermieri, terapisti, tecnici e gli altri profili, comportamenti autoritari e decisioni unilaterali che contraddicono quanto stabilito, concordato e sottoscritto con le rappresentanze sindacali Fp Cgil e Cisl Fp e che tendono a non rispettare neppure i dettami normativi del Ccnl sanità privata".
