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Staminali: caso Stamina, direzione generale Sanita' Lombardia era informata

26 febbraio 2014 | 16.18
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Milano, 26 feb. (Adnkronos Salute) - La direzione generale Sanità della Regione Lombardia era stata informata a scopo conoscitivo che gli Spedali Civili di Brescia stavano avviando terapie cellulari somatiche (cioè le infusioni Stamina), secondo il decreto Turco-Fazio del 2006 sulle cure compassionevoli. A ricostruire questo passaggio è il commissario straordinario degli Spedali Civili di Brescia, Ezio Belleri, durante l'audizione in Commissione Sanità, dove oggi si è svolta la prima tappa dell'indagine conoscitiva sull'approdo di Stamina a Brescia.

Belleri ha ricostruito tutti i passaggi burocratici della vicenda, in gran parte già noti. E ha mostrato un'email inviata il 15 settembre 2011 dalla direzione generale dei Civili all'allora direttore generale Sanità della Regione Lombardia, Carlo Lucchina. "Si tratta probabilmente di una mail informativa - precisa Belleri - in cui semplicemente si comunicava di due casi per i quali era stata richiesta la terapia cellulare somatica". Nella missiva si riferisce dello scambio di email con l'Aifa e dell'ultima comunicazione di Carlo Tomino che l'azienda ospedaliera lombarda considera un sostanziale nulla osta al trattamento. Si fa accenno anche ad alcuni riferimenti sulla base dei quali si era ritenuto di poter procedere. In particolare alla nota del 5 aprile 2011 firmata da Guido Rasi (ex Aifa) che al medico Marino Andolina, ai tempi in forze al Burlo Garofolo di Trieste, aveva parlato della possibilità di applicare il decreto 2006 sulle cure compassionevoli, riferendosi però alla richiesta del Burlo di trattare pazienti con cellule prodotte alla cell factory autorizzata di Monza.

Nell'email diretta a Lucchina si comunica anche dell'ok ricevuto dal Comitato etico di Brescia. Sulle informazioni ricevute all'origine della convenzione firmata dai Civili con Stamina, è stato interrogato anche l'assessore alla Salute e vice presidente della Regione Lombardia Mario Mantovani che ha precisato: "Non so di preciso se la Lombardia fosse informata" su Stamina. "Forse sul piano personale potrebbe essere", ipotizza. "Di scritto non abbiamo rinvenuto nulla. Ci sono voci che circolano sul fatto che la direzione generale sanità, in particolare l'ex Dg Carlo Lucchina, fosse informata". Nella sua ricostruzione documentale, Belleri ha anche ricordato che il 5 agosto 2011 è partita un'email informale diretta a Luca Merlino, dirigente della direzione generale Sanità e fra i primi pazienti trattati a Brescia con il metodo Stamina. Nella missiva lo si informava della risposta ottenuta da Tomino, trasmettendone la comunicazione.

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