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Teatro: Sandra Milo, scelgo quello di oggi perché amo lavorare coi giovani

Sandra Milo (foto  Fotogramma)
Sandra Milo (foto Fotogramma)
12 aprile 2016 | 13.32
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Lavorare con i giovani attori "è un esperimento molto interessante che avevo già fatto con 'Harry e Sally - 9 mesi dopo'. Siamo di supporto gli uni agli altri, è bello perché c'è una mano che si tende anche ai giovani, a dare quello che l'esperienza e lo status conquistato ci permette, mentre loro ci possono dare la loro modernità. Io poi credo di essere un po' speciale, perché non riesco ad sentire la differenza d'età". Sandra Milo racconta all'Adnkronos il suo ritorno in teatro con una spumeggiante commedia dal titolo 'Una pazza vacanza', scritta da Luca Giacomozzi e diretta da Claudio Insegno, in cartellone dal 4 al 22 maggio al teatro degli Audaci di Roma.

'Una pazza vacanza' è "una commedia scritta da un giovane, il produttore fa l'attore, insomma è un modo nuovo di fare spettacolo però molto interessante -dice Milo- La cosa più difficile è coordinare il proprio modo di essere con quello degli altri, perché si rischia di essere molto forti e invasivi, invece una commedia funziona se c'è equilibrio fra tutti i personaggi".

L'attrice, impegnatissima sul palcoscenico e con molti progetti all'attivo ("Sapesse le proposte che ho, ci sono sei commedie in cui mi hanno chiesto di partecipare!"), nonostante la sua grande esperienza di attrice, fra il teatro di ieri e quello di oggi non ha dubbi: "Scelgo senz'altro quello di oggi -dice- perché nel classico ci sono sì cose irripetibili e meravigliose, ma anche molte che sono superate, perché ci sono autori che sono molto datati. E poi io amo la commedia moderna, quindi per me è l'ideale quello attuale".

Sandrocchia, come amava chiamarla Federico Fellini, fa poi un interessante paragone fra la professione teatrale di un tempo e quella moderna. "Una volta fare l'attore era una cosa speciale, noi eravamo molto più passionali, loro vivono il loro lavoro come un'attività che fanno volentieri ma con meno passione, diciamo che è più una professione che si sta avviando".

Rispetto alla tv e al cinema, il teatro "ha molto in più, perché il rapporto è diretto e immediato, il pubblico è proprio lì. In tv c'è sempre un filtro, in teatro è tutto più libero. E poi io amo quell'attimo che c'è in ogni spettacolo, quell''attimo magico' in cui avviene qualcosa di incredibile tra il pubblico e te: è straordinario, e credo che anche il pubblico lo avverta. Solo per quell'attimo di grande emozione oggi sceglierei il teatro, rispetto a cinema e tv".

Ma anche il cinema non manca nei progetti dell'attrice nata in Tunisia, che ha compiuto 83 anni lo scorso 11 marzo: sarà infatti nelle sale il prossimo settembre in una commedia diretta dal giovane Massimo Cappelli, con Fabio Troiano e Martina Stella. "Massimo è giovane ma bravissimo -afferml'attrice- è al suo secondo film ed è stato davvero bello recitare insieme a lui".

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