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Calcio: Serie A, poker Lazio e sorpasso alla Roma, viola k.o. a Napoli

I biancocelesti mettono la freccia e si portano al secondo posto, a +1 sui 'cugini' grazie al 4-0 contro i toscani. Piangono i giallorossi dopo il pareggio in casa del Torino: ora nella lotta per la Champions devono fare i conti anche con le ambizioni del Napoli, quarto a -7 dopo il 3-0 rifilato a una brutta Fiorentina. Negli anticipi di ieri, l'Inter passa 0-3 a Verona. Orgoglio del Parma, 1-0 alla Juve

Hamsik esulta dopo il gol contro la Fiorentina (Foto Afp) - AFP
Hamsik esulta dopo il gol contro la Fiorentina (Foto Afp) - AFP
12 aprile 2015 | 17.38
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La Lazio cala il poker con l'Empoli e scavalca la Roma, il Napoli ritrova il sorriso con la netta vittoria e il sorpasso al quarto posto ai danni della Fiorentina. La giornata in chiave Champions è in chiaroscuro per le romane: sorridono i biancocelesti, piangono i giallorossi dopo il pareggio in casa del Torino. La Lazio mette la freccia e si porta al secondo posto, a +1 sui 'cugini', grazie al 4-0 contro i toscani. La squadra di Pioli mette in discesa il match dopo quattro minuti con il gol di testa di Mauri sul cross dalla destra di Cavanda, poi diventa tutto più facile.

Il raddoppio arriva alla mezz'ora con un'azione fotocopia di quella dell'1-0, ma stavolta sul cross dalla destra di Cavanda è Klose a infilare Sepe di testa. La Lazio mette in cassaforte i tre punti con il 3-0 firmato da Candreva al 44' con un bolide di destro dalla lunga distanza. Nel primo tempo da incorniciare l'unica nota stonata è il preoccupante infortunio al ginocchio di De Vrij. Per il resto i biancocelesti giocano sul velluto e il passivo potrebbe essere più pesante per l'Empoli già all'intervallo se il quarto gol firmato da Mauri in acrobazia nel recupero non fosse viziato da fuorigioco.

Nella ripresa Felipe Anderson si aggiunge alla festa firmando il poker al 54' con un destro ravvicinato, poi la Lazio resta in 10 uomini per l'espulsione di Novaretti al 58' e nel finale si mette in luce Berisha, che non concede nemmeno l'effimera gioia di un gol ai toscani. La Lazio esulta, mentre la Roma si fa imbrigliare dal Torino e non va oltre l'1-1.

Garcia lascia Totti in panchina e schiera dal primo minuto Ibarbo nel tridente completato da Ljajic e Iturbe, ma nel primo tempo la Roma fa ben poco per sbloccare il risultato. I giallorossi sono più pericolosi in avvio di ripresa ma spezzano l'equilibrio al 57' solo grazie a un rigore generoso concesso dall'arbitro Irrati per un contatto De Rossi-Moretti.

Florenzi dagli 11 metri non sbaglia l'1-0, ma la gioia della Roma dura poco. Ventura manda in campo Maxi Lopez e l'attaccante ristabilisce la parità dopo appena cinque minuti sfruttando da centro area un assist dalla destra di Vives. Nel finale la Roma attacca a testa bassa, ma Padelli risponde colpo su colpo e si salva con l'aiuto del palo su una conclusione di Florenzi.

La Roma retrocede al terzo posto e nella lotta per la Champions deve fare i conti anche con le ambizioni del Napoli, quarto a -7 dopo il 3-0 rifilato a una brutta Fiorentina.

Il big match del San Paolo si accende al 23', quando un Mertens particolarmente ispirato sblocca il risultato con uno splendido destro a giro dal limite dell'area che lascia immobile Neto. La Fiorentina è costretta a rincorrere, ma il tridente atipico Salah-Vargas-Ilicic non crea problemi ad Andujar.

Il Napoli invece quando attacca fa male e al 35' è solo una svista arbitrale a negare il raddoppio agli azzurri. Il gol fantasma si materializza su un destro potente da fuori di Higuain: il pallone centra la traversa e nel rimbalzo oltrepassa la linea di porta, ma né l'addizionale d'area né l'arbitro Damato se ne avvedono. La Fiorentina si salva, ma nemmeno la staffetta fra uno spento Ilicic e Mario Gomez in avvio di ripresa raddrizza la giornataccia degli ospiti.

Il Napoli trova il meritato raddoppio al 71' sull'asse Callejon-Hamsik: lo slovacco sfrutta lo splendido assist dell'argentino e infila Neto in uscita con un tocco di destro. Nel finale c'è anche il tempo per il terzo gol di Callejon, che spezza il lungo digiuno insaccando alle spalle del portiere brasiliano col piatto destro su assist del ritrovato Insigne.

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