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Energia: nel settore una start up su 10

Energia: nel settore una start up su 10
09 maggio 2016 | 15.57
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Su 5.623 start up presenti in Italia, sono 598 quelle classificate come “impresa ad alto valore tecnologico in ambito energetico”, ovvero il 10,6%. Dall’elaborazione di Bernoni Grant Thornton su dati Registro delle imprese, le tre regioni in cui sono più presenti queste start up, sono la Lombardia con 107 start up “green” su 1.225 (8,7%), l’Emilia Romagna con 82 su 656 (12,5%), il Veneto con 44 su 413 (10,6%).

A livello di percentuale brilla però il Trentino (26 su 185 con una percentuale del 14%) e il Friuli (20 su 139 con una percentuale del 14,3%). Il motivo? Il ruolo sempre più importante giocato dalle fonti energetiche alternative come il solare, l’eolico o le biomasse, e dalle soluzioni votate al risparmio energetico, scelta premiante per le imprese, sia da un punto di vista economico che “etico”.

L’anno scorso è stata introdotta nel Good Energy Award (il primo premio nazionale dedicato alle imprese virtuose nelle pratiche “green”) anche la categoria giovani speranze dati gli ottimi risultati che stanno ottenendo le start up in questo ambito.

Il Good Energy Award, premio organizzato da Bernoni Grant Thornton, arriva alla settima edizione. Obiettivo del riconoscimento è premiare le imprese italiane che maggiormente hanno investito in modo responsabile verso l’ambiente, l’economia e il territorio. Le premiazioni dei vincitori del Good Energy Award si celebreranno il 26 settembre.

Le quattro categorie previste nell’edizione 2016 del Good Energy Award sono: industria, terziario, pubblica amministrazione e no profit, giovani speranze e start-up. Per partecipare occorrono idee innovative, come quelle dei vincitori della scorsa edizione: Melinda (Cles – Trento) per la categoria Industria, con il progetto Cime (Conservazione in Ipogeo delle Mele) che prevede la conservazione di circa 10.000 tonnellate di mele in ambiente ipogeo e in atmosfera controllata all’interno di una serie di gallerie scavate nella roccia di Dolimia.

E ancora, Carrefour Italia (Milano) per la categoria Terziario che si è dato come obiettivo, entro il 2020, la riduzione del 30% dei suoi consumi energetici per metro quadrato rispetto al 2005 e la riduzione del 40% delle emissioni di CO2 rispetto al 2009. Il Comune di Vigodarzere (Padova) per la categoria Pubblica Amministrazione e no profit grazie all’utilizzo di fonti energetiche a basso impatto ambientale quali impianti fotovoltaici e la promozione di stili di vita ecosostenibili.

Sinapsi Tech (Bastia Umbra - Perugia) per la categoria Giovani speranze e Start-up grazie alla proposta Equobox, strumento in grado di contabilizzare l’energia e le risorse di un edificio, consentendone la ripartizione dei costi di esercizio in conformità alla norma Uni 10200.

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