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Siria: Amnesty, in Libano cure mediche negate ai profughi

21 maggio 2014 | 13.09
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Siria: Amnesty, in Libano cure mediche negate ai profughi

(Aki) - Le istituzioni mediche libanesi non sono in grado o non vogliono curare i rifugiati siriani nel Paese mettendone a rischio la vita. Lo denuncia Amnesty International nel rapporto 'Scelte agonizzanti: i rifugiati siriani necessitano di assistenza medica in Libano', dove viene stimato che a Beirut serviranno 400 milioni di dollari per curare la salute dei rifugiati siriani il prossimo anno. ''I limiti dell'assistenza sanitaria disponibile per i rifugiati in Libano hanno determinato che i siriani con gravi problemi medici non vengano curati", si legge nel documento. Inoltre le agenzie umanitarie, in particolare l'Unhcr (l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati), sono ampiamente sottofinanziate e sono state costrette a tagliare gli aiuti medici ai rifugiati. In precedenza l'Unhcr copriva l'85 per cento del costo delle cure per i rifugiati, mentre ora ne copre il 75 per cento, mentre i rifugiati devono pagare loro il restante 25 per cento. ''Le famiglie si stanno indebitando per pagarsi cure private o, per disperazione, tentano di rientrare in Siria per farsi curare lì'', prosegue il rapporto di Amnesty.

Inoltre, ''nel rispetto delle linee guide dell'Unhcr, le cure sovvenzionate si limitano a trattamenti di emergenza e immediati''. Per questo, i siriani che soffrono di malattie croniche, insufficienza renale o tumori rinunciano a trattamenti o si indebitano con le strutture mediche libanesi. Da questo quadro emerge anche l'uso, da parte di alcune istituzioni mediche, di aver adottato misure illegali per riscuotere i pagamenti da parte dei siriani. ''Alcuni ospedali ricorrono a metodi poco ortodossi per recuperare i soldi, come non dimettere i pazienti o tenere in custodia i corpi dei defunti, chiedendo pagamenti anticipati o confiscando i documenti''.

Oltre alla carenza di fondi, c'è anche una serie di ostacoli burocratici che rendono difficile l'assistenza sanitaria. Solo i rifugiati registrati possono infatti essere curati in ospedali convenzionati con l'Unhcr, mentre gli altri devono pagare interamente le cure. Queste differenze creano ''frustrazione e confusione per la carenza di informazioni'' tra i rifugiati siriani in Libano, si legge nel rapporto Amnesty.

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