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Territorio: associazioni, serve legge efficace sul consumo di suolo

10 febbraio 2016 | 11.46
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Territorio: associazioni, serve legge efficace sul consumo di suolo

Evitare nuovo consumo di suolo; rendere davvero efficace il censimento delle aree e degli edifici dismessi; migliorare la delega al Governo sulla rigenerazione urbana. Sono queste alcune delle proposte di modifica al nuovo testo unificato del disegno di legge 'Contenimento del consumo di suolo e riuso del suolo edificato' contenute nel documento che Fai, Legambiente, Lipu, Slow Food Italia, Touring Club Italiano e Wwf inviano, alla vigilia del confronto promosso l’11 febbraio dai deputati Mario Catania e Pippo Civati nella Sala stampa di Montecitorio, ai relatori del provvedimento nelle Commissioni riunite e ai capigruppo della Camera.

Le sei grandi associazioni nazionali chiedono che si approvi quanto prima "una legge efficace in materia di consumo del suolo e rigenerazione urbana e, a questo scopo, indicano i punti qualificanti e irrinunciabili per migliorare il testo che il prossimo mese dovrebbe essere votato definitivamente nelle Commissioni competenti riunite e poi passare all’esame dell’Aula alla Camera dei Deputati".

Le associazioni chiedono con i loro emendamenti ai parlamentari di attenersi ai seguenti principi ispiratori, "irrinunciabili": 1) evitare che le definizioni contenute nel provvedimento favoriscano nuovo consumo di suolo (a cominciare da quelle relative al 'consumo del suolo', alla 'superficie agricola naturale e seminaturale', alla 'impermeabilizzazione' e alla 'area urbanizzata'); 2) armonizzare il testo con i principi e criteri della Delega Appalti, che prevede il superamento del Programma delle infrastrutture strategiche (attraverso un’attenta selezione delle opere); 3) rendere davvero efficace il censimento delle aree e degli edifici dismessi (che deve diventare obbligatorio, in modo da spingere i Comuni al recupero e riqualificazione di edifici e aree dismesse piuttosto che consumare nuovi suoli).

4) Migliorare la delega al Governo sulla rigenerazione urbana (prevedendo un coordinamento e un’armonizzazione delle norme e procedure nazionali e regionali); 5) evitare il rischio di sub-urbanizzazione del territorio che potrebbe essere favorito dai cosiddetti Compendi agricoli neorurali periurbani (grazie a cambiamenti di destinazioni d’uso consentiti che favoriscono l’insediamento di attività improprie amministrative o turistico-ricettive); 6) fare in modo che il periodo transitorio per la piena applicazione della nuova legge non sia una sanatoria di tutte le previsioni anche solo enunciate (evitando che siano fatti salvi i piani urbanistici anche solo adottati e non approvati).

Le associazioni chiedono allo stesso tempo che vengano "mantenuti e rafforzati gli aspetti innovativi del disegno di legge" come per esempio: "Il suolo inteso come risorsa non rinnovabile e bene comune; il divieto di utilizzo degli oneri di urbanizzazione per la spesa corrente e di mutamento di destinazione d'uso per le superfici agricole, che hanno beneficiato di aiuti dall'Unione Europea; l’introduzione di obiettivi di tutela del suolo e di rigenerazione urbana, fino a oggi ancora non presenti nel nostro ordinamento".

Il voto in Aula alla Camera sul testo è previsto a marzo, dopo la sua approvazione definitiva nelle Commissioni riunite (per poi andare all’esame del Senato).

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