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Borsa: Milano rimbalza con Europa e Ws, attesa per mosse banche centrali

15 ottobre 2015 | 20.44
LETTURA: 4 minuti

Borsa Milano rimbalza con Wall Street: un trader al Nyse (Infophoto) - INFOPHOTO
Borsa Milano rimbalza con Wall Street: un trader al Nyse (Infophoto) - INFOPHOTO

La Borsa di Milano rimbalza, dopo tre sedute consecutive in rosso, insieme alle piazze europee, sostenuta da Wall Street, che prosegue in rialzo. Fornisce benzina al recupero dei listini l'attesa che la Federal Reserve possa ritardare il rialzo dei tassi di interesse, dopo che il Beige Book ha mostrato che il settore manifatturiero e il turismo in alcuni distretti hanno risentito tra metà agosto e inizio ottobre della forza del dollaro.

Confermano le difficoltà del manifatturiero l'indice Empire State e il Philly Fed di ottobre, sotto le attese, mentre l'inflazione core è all'1,9% tendenziale, vicina al target del 2%, e le richieste di disoccupazione confermano lo stato di salute del mercato del lavoro americano. L'attesa prevalente è per un rinvio del rialzo dei tassi al 2016, anche se non manca chi, come Harm Bandholz, Chief Us Economist di Unicredit Research, lo prevede nel prossimo dicembre.

Contribuisce anche la previsione che le autorità cinesi lancino nuove misure di stimolo all'economia, nonché le parole di Ewald Nowotny, membro del Consiglio direttivo della Bce, di stamani a Varsavia, per il quale è "piuttosto ovvio che nell'attuale situazione macroeconomica sono necessari ulteriori strumenti" di stimolo per l'economia europea da parte della banca centrale.

A Milano l'indice guida Ftse Mib guadagna l'1,74% a 22.217,69 punti, mentre l'indice generale All Share segna +1,64% a 23.810 punti. Scambi per 2,7 mld di dollari di controvalore, da 2,52 mld ieri. Su 332 titoli con scambi, 212 sono in rialzo, 103 in rosso e 17 invariati.

In verde Amsterdam, con l'Aex a +2,16%; Lisbona con il Psi 20 a +1,57%; a Francoforte Dax +1,5%; a Parigi Cac +1,44%; a Londra Ftse +1,1%; a Bruxelles Bel 20 +0,67%; a Zurigo Smi +0,93%; a Madrid Ibex +0,64%.

L'euro si rafforza ancora: al riferimento Bce sale a 1,1439 dollari da 1,141 dollari ieri. L'oro al London Bullion Market sale al fixing antimeridiano a 1.184,25 dollari l'oncia, da 1.183,35 dollari ieri pomeriggio. Il petrolio di riferimento americano, il Wti, con consegna a novembre viene scambiato a 46,02 dollari al barile, in calo di 0,6 dollari dalla chiusura precedente.

In piazza Affari comprati tecnologici (+3,52%), tlc (pari merito), servizi finanziari (+2,54%). Debole solo il commercio al dettaglio (-0,03%). Sul Ftse Mib corre St (+4,84%), che beneficia delle attese per un consolidamento nel settore dei semiconduttori (per Equita è hold, con target a 7 euro). Bene Exor (+4,17%), rimbalza Telecom Italia (+3,86%) alla vigilia del cda che dovrebbe esaminare il dossier Metroweb.

Robusta Banco Popolare (+3,21%), che traina il rimbalzo delle popolari (Bper +2,6%, Bpm +2,27%). Tonica Unipol (+2,71%), mentre Generali sale del 2,12%. Positiva Prysmian (+3,04%), mentre recupera Fca (+2,83%). Bene Terna (+2,26%), su indiscrezioni di stampa sul valore della remunerazione del capitale investito ai fini regolatori (Rab) della rete in alta tensione di Fs.

Chiude sopra i minimi di seduta Ferragamo (-3,57%), che risente dei risultati semestrali di Burberry Group, colpiti dalla debolezza della domanda di beni di lusso in Cina. Negativa anche Moncler (-2,11%). Sullo Star corre Astaldi (+3,56%) su una commessa in Indonesia. Ancora in denaro DMail (+12,24%), mentre guadagna Saras (+8,75%), dopo il Capital Markets Day. Crolla Fincantieri (-13,55%) su indiscrezioni di stampa relative ad un possibile aumento di capitale e dopo il profit warning della controllata Vard, maglia nera della Borsa di Milano.

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