Le Borse europee chiudono sostanzialmente piatte nell'ultima seduta della settimana, all'indomani della Bce che 'cancella' l'estensione del Qe e della decisione del presidente Usa, Donald Trump, di varare dazi 'selettivi' su acciaio e alluminio. Wall Street si muove in territorio positivo, complice il boom degli occupati e i salari sotto controllo. Il rapporto euro- dollaro è aggira intorno a 1,23.
A fine giornata Francoforte cede lo 0,07% - le esportazioni della Germania nel mese di gennaio flettono dello 0,5% -, in progresso Londra +0,30% e Parigi +0,39% - nonostante il calo della produzione industriale francese -, sulla parità Milano con l'indice Ftse Mib che segna +0,06% a 22.746. Lo spread tra Btp-Bund si attesta a 126 punti base con un rendimento del decennale dell'1,92%.
A Piazza Affari maglia rosa per Tenaris +3,65%, in progresso Atlantia +2,96% e Leonardo +2,27%. Acquisti sulla galassia Agnelli e su Tim +1,09% a 0,832 euro mentre gli investitori guardano alle prossime mosse del fondo Elliott. Prese di beneficio invece su Mediaset -1,80%. Sulla parità Enel, Saipem, Banca Generali, YNap ed Eni che ha annunciato un accordo con Commonwealth Fusion Systems, società nata come spin-out del Mit. Male il settore bancario (indice -0,66%): frenano Ubi Banca -2,69%, Banco Bpm -2,16% e Unicredit -1,28%. In controtendenza Creval +6,62%, dopo i risultati positivi dell'aumento di capitale.