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Confcommercio: migliora fiducia ma senza ripresa, allarme lavoro

16 aprile 2014 | 14.36
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Confcommercio: migliora fiducia ma senza ripresa, allarme lavoro

Roma, 16 apr. (Labitalia) - Anche se l'incertezza continua ad essere il sentimento più diffuso, per la prima volta dal 2011 migliora il clima di fiducia delle famiglie, con la percentuale di ottimisti che supera quella dei pessimisti, 37,3% contro 24,6%. E' uno dei principali risultati che emergono dall'Outlook Italia Confcommercio-Censis sul primo semestre 2014 presentato dal direttore del Censis, Giuseppe Roma, e dal responsabile dell'Ufficio studi Confcommercio, Mariano Bella.

In base allo studio, nell'ultimo anno si è acuita nelle famiglie la difficoltà di mettere qualche euro da parte, così come il timore di non poter mantenere il proprio tenore di vita. Ben 10 milioni di famiglie hanno difficoltà a risparmiare; il 73% degli intervistati ha dichiarato che avrebbe difficoltà ad affrontare spese improvvise; il 27,5% che ha difficoltà a pagare le tasse; il 17% rispetta a stento le scadenze di pagamento. In generale, più del 50% delle famiglie intervistate ha visto peggiorare le proprie capacità di spesa rinviando quelle rimandabili e tagliando di conseguenza i consumi: il 62,3% ha ridotto pranzi e cene fuori, il 58% cinema e svaghi, il 51% l'acquisto di generi alimentari.

Tra i fattori che frenano l'economia del Paese, sul primo gradino c'è la mancanza di lavoro (40,8%), seguita dall'inadeguatezza della classe politica (37,2%) e dalle tasse troppo alte (23,3%). Per gran parte degli italiani, comunque, il governo Renzi può far uscire il Paese dalla crisi, attraverso soprattutto interventi per creare nuova occupazione e per ridurre la pressione fiscale su famiglie e imprese.

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