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Coronavirus, Speranza: "La situazione è seria"

03 marzo 2020 | 22.07
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Il ministro della Salute: "Aumentare del 50% posti in rianimazione e del 100% in pneumologia"

(Afp)
(Afp)

"La situazione è seria, da non sottovalutare" e ci sarà "una evoluzione della diffusione globale ancora per alcune settimane". Lo avrebbe detto il ministro Roberto Speranza, intervenendo a Palazzo Chigi, nel corso del vertice sull'emergenza coronavirus alla presenza di tutte le forze parlamentari. Per Speranza l'obiettivo è il "contenimento della diffusione e la mitigazione dell'impatto sul servizio sanitario nazionale". Il ministro della Salute avrebbe sottolineato come "l'80% dei casi è simile a influenza, 15% casi invece gestibile con cure, "mentre il 5%" dei casi si manifesta con "crisi respiratorie".

La situazione sarà più chiara "non prima di un'altra settimana, dieci giorni". Per Speranza infatti "oggi scopriamo casi di persone contagiate precedentemente alle misure, adottate dal governo". "Domenica si capiranno gli effetti sulla zona rossa".

"Si sta cercando di aumentare del 50% la quota dei letti in rianimazione, del 100% quella dei letti in pneumologia e malattie infettive". "E' possibile che si arrivi a un nuovo Dpcm che raccolga ulteriori indicazioni degli scienziati, prevedendo una grande campagna di comunicazione".

"Chiediamo uno sforzo a ogni cittadino" aveva detto a Dimartedì su La7 perché "ciascuno può fare la propria con pochi semplici atti". "Dobbiamo chiedere agli italiani di rispettare le disposizioni. Sugli eventi sportivi c'è un'ordinanza, non possiamo mettere una persona a controllare ogni evento sportivo. Semmai ci rivolgiamo al senso di responsabilità degli italiani. Non credo nella coercizione. Stiamo dicendo una cosa semplice: la situazione è seria e va seguita con attenzione. Ciascuno deve fare la propria parte perché il virus non si può fermare solo con un decreto ma con il lavoro di tutti. Bastano pochi gesti semplici".

"Stiamo meglio o peggio di una settimana fa? Solo col passare dei giorni si potrà vedere la validità delle misure, non sono ancora passati i 14 giorni di incubazione del virus rispetto a quando abbiamo assunto le prime misure, ma ora serve uno sforzo dei cittadini".

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