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Libri: Montroni, bella idea Zuckerberg su Club lettura ma si semina a scuola

06 gennaio 2015 | 17.58
LETTURA: 3 minuti

Il presidente del Cepell - Centro per il libro e la lettura del Mibact commenta la proposta del fondatore e amministratore delegato di Facebook, che ha annunciato di voler fare del 2015 'l'anno dei libri' impegnandosi, e allo stesso tempo esortando, a leggere due libri al mese: "Grave che in ogni nostro istituto non ci sia una biblioteca"

Romano Montroni (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Romano Montroni (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

"Mi è piaciuta molto la proposta lanciata da Marck Zuckerberg, perché se questo mondo si orientasse in questo senso verso l'apprezzamento della lettura sarei contento". Così Romano Montroni, presidente del Cepell - Centro per il libro e la lettura del Mibact, sull'idea del Club della lettura del fondatore e amministratore delegato di Facebook, il quale ha annunciato di voler fare del 2015 'l'anno dei libri' impegnandosi, e allo stesso tempo esortando, a leggere due libri al mese.

"E' di certo un tentativo ardito e interessante - sottolinea Montroni, a capo delle librerie Feltrinelli per più di 40 anni - ma secondo me bisogna investire nel mondo della scuola. Il fatto che i ragazzi siano tra i maggiori fruitori dei social network rende questa idea ancor più interessante. Ma noi viviamo in un periodo di calamità culturale e credo che l'unico modo per uscirne sia quello di rendere la scuola protagonista primaria. Perché se la passione per la lettura non viene scoperta e alimentata sin da piccoli è difficile che nasca poi, quando si è grandi. La gioia dello scoprire nasce da piccoli".

'Grave che in ogni istituto non ci sia una biblioteca'

"La famiglia è una conseguenza - prosegue Montroni - nel senso che se c'è la famiglia ma non c'è la scuola, dove i ragazzi trascorrono gran parte della giornata, tutto è più difficile". "Negli ultimi tempi ho studiato molto ciò che accade negli altri Paesi - prosegue il presidente del Cepell - in Germania lo Stato lavora in questo senso, i libri fanno parte della quotidianità nelle loro scuole. Il fatto che da noi in ogni istituto non ci sia una biblioteca scolastica è un fatto gravissimo".

"Certo se grandi personaggi come Zuckerberg ma non solo cominciano a far capire che attraverso la lettura di un libro si cresce, ci si emoziona è molto importante ma ribadisco che si semina e innaffia a scuola - conclude Montroni - il premier Renzi ha detto che la riforma della scuola sarà fatta entro febbraio. Spero solo che tenga conto anche di questo".

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