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Mostre: quando il riciclo si fa arte, a Palermo in scena il progetto 'Plastica'

07 ottobre 2018 | 11.36
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Donna bambina, scultura in plastica di Vittor
Donna bambina, scultura in plastica di Vittor

Il riciclo si fa arte a beneficio dell'ambiente: una quarantina di mini sculture di circa 30 centimetri (i 'gioielli'), un angelo 'sospeso tra cielo e terra', 'una cascata di meduse' e 'note musicali' - tutti interamente realizzati con plastica riciclata con l'impegno di studenti delle scuole medie - conducono lo spettatore verso "la rinascita". Sono loro i protagonisti della mostra-installazione, ospitata all'Arsenale della Marina Regia, a Palermo, fino al 2 novembre prossimo. A realizzarli l'artista siciliana Vittor, al secolo Maria Badalamenti. (FOTO)

Il progetto, dal titolo 'Plastica - Il riciclo, le forme, il colore', nasce "dall'esigenza di fare qualcosa di utile per il nostra pianeta", sottolinea Vittor all'Adnkronos. "L'idea - continua - è cresciuta forte dentro di me dopo che mia figlia vedendo un documentario sulle isole di plastica mi ha detto: 'mamma, per favore, facciamo qualcosa per salvare il nostro mare'. Questo progetto è infatti dedicato alle future generazioni, per infondere loro valori come il rispetto dell'ambiente dove vivono. Sensibilizzare i ragazzi sul riciclo, fargli scoprire che cose che si buttano via, spesso inquinanti, possono prendere nuova forma e nuova vita". Insomma, da rifiuto a oggetto d'arte: una trasformazione che invita a riflettere sulle nostre responsabilità riguardo alla salvaguardia ambientale.

"Ciascuno di noi - esorta l'artista - deve fare la sua parte. Si entra in questo spazio espositivo con la sensazione di essere in mezzo al mare: ho studiato l'installazione in modo tale che possa portare lo spettatore a riflettere, ad acquisire consapevolezza dei tanti danni che la plastica provoca. E' essenziale valorizzare il mare come risorsa fondamentale".

"Tutti gli elementi che compongono la mostra, compresi i tubi che reggono le mini sculture, sono stati realizzati con materiale riciclato - racconta l'artista siciliana -. Per due anni gli studenti di una scuola media locale hanno raccolto flaconi di shampoo, bagnoschiuma e balsamo. Per l''angelo madre' ce ne sono voluti circa 650: i pezzi di plastica, poi ritagliati e assemblati, sono stati utilizzati come tessere di un mosaico. Ecco, credo che questa sia la parte più interessante del progetto, ovvero il dietro le quinte, il gran movimento che c'è stato alle spalle, la partecipazione di tante persone. E la dimostrazione di un grande impegno". Si avverte un senso di speranza quando si esce dalla mostra, perché, come sottolinea Vittor "tutto può rinascere a nuova vita".

A metà mese, inoltre, è previsto un workshop per ragazzi: la raccolta della plastica diventa per loro un momento di creatività da vivere tutti insieme nello spazio dell'Arsenale della Marina Regia. Con l'aiuto dell'artista, il gruppo di ragazzi potrà costruire una scultura da portare poi a scuola.

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