(Adnkronos Salute) - Internet torna anche come 'bazar' dove rifornirsi di sostanze illegali, ma anche di farmaci senza prescrizione: il 2,3% del campione dichiara di aver fatto 'shopping' in Rete almeno una volta negli ultimi 12 mesi (oltre 12 mila persone), mentre l'11% conosce qualcuno che ha acquistato sul web. Un altro 2,4% (15-20 mila persone) dichiara invece di aver comprato sostanze illegali in uno smart shop almeno una volta nel 2013.
Nella fotografia scattata dall'Asl di Milano spicca il dato sulla diffusione delle droghe in generale, che non appare più in calo così come risultava invece nella rilevazione precedente: nel 2010 dichiarava un consumo almeno una volta nell'ultimo anno il 28% dei milanesi under 24, nel 2013 la percentuale sale al 35,8%, per un totale di oltre 27 mila persone. Così anche fra i 25-34enni si passa dal 20,2% del 2010 al 30,2% del 2013 (oltre 26 mila persone). Diverso l'andamento per i 35-64enni, fra i quali si scende dall'11,5% all'8,7%. E se la quota dei consumatori sembra ormai stabilizzata, si nota una tendenza all'aumento delle quantità usate. Milano conferma dati di abuso di sostanze chiaramente e stabilmente superiori alla media nazionale e in linea con le grandi città europee, ricordano gli esperti. Nel dettaglio, appare poi in crescita l'uso della cannabis, imputabile solo leggermente alla fascia d'età dei giovanissimi, mentre appare più marcata nella fascia 25-34.
Dichiara di aver consumato cannabis almeno una volta nel 2013 il 35,1% degli under 24 (quasi 27 mila persone) e il 26,8% degli under 35 (oltre 23 mila). Secondo Gatti, è in atto una sorta di "normalizzazione dell'uso di cannabis, con persone che hanno iniziato da giovani e continuano a farne uso. E' il fenomeno della 'legalizzazione sociale'". E tra i consumatori abituali di Thc, si legge nel materiale diffuso dall'Asl, aumentano le modalità alternative di reperimento della sostanza, per esempio la coltivazione in proprio.
