(Adnkronos Salute) - Bidachem è stato scelto come uno dei siti produttivi mondiali anche per empagliflozin (diabete), la cui produzione dovrebbe iniziare quest'anno. Porrini sottolinea poi il contributo del settore italiano Ricerca e sviluppo ai risultati internazionali. "La ricerca clinica Boehringer Ingelheim Italia conta 59 trial aperti (il 35% dei quali nell'area oncologica), che coinvolgono 455 centri". A fronte di un "trend a livello nazionale ed internazionale, emerso negli ultimi anni, di contrazione della ricerca clinica".
"Su questo versante è stato un anno positivo", commenta all'Adnkronos Salute, segnalando l'attività di 'BI Research Italia', società autonoma del gruppo, dedicata alla ricerca di base con "40 ricercatori al lavoro nel centro di Milano". Nata nel 2010, ha sintetizzato nel 2013 oltre 9.500 molecole, "4 delle quali hanno raggiunto lo sviluppo pre-clinico", ricorda Porrini. "E' fonte di grande orgoglio, e di stimolo per il 2014, riuscire a far sì che l'azienda investa in ricerca a livello italiano". Le aree terapeutiche riguardano le patologie del sistema nervoso centrale e respiratorio. "La nostra mission è in linea con i tre 'pilastri' di Horizon 2020 relativi all'eccellenza scientifica, alla leadership industriale e alle sfide sociali che riguardano la salute e il benessere delle persone".
A livello internazionale si lavora a diverse molecole. Con Afatinib, prodotto per la terapia mirata a una forma di tumore polmonare, nel 2013 Boehringer è entrata nel mercato dell'oncologia. "In Italia, il farmaco è nella fase di valutazione per la rimborsabilità. La procedura con l'Aifa è già partita e ci auguriamo approdi presto a una conclusione". Porrini tira le somme dei 3 mesi e mezzo a capo di Boehringer Italia: "C'è tanto da fare, ma siamo allineati. Le parole d'ordine sono: obiettivi ambiziosi, lavoro di squadra e, soprattutto, sostenibilità sul lungo termine".
