Roma, 5 feb. (Adnkronos Salute) - Frena il calo della spesa farmaceutica nazionale della Spagna, sceso dal 17,5% nel 2012 al 6% nel 2013, per un totale di quasi 9,2 miliardi di euro. E le vendite di medicinali sono in effetti cresciute durante tutti gli ultimi 6 mesi. Sempre nel 2013, il numero di prescrizioni è sceso del 5,93% a 859,5 milioni, a fronte di un calo dell'11,6% registrato l'anno prima. E' quanto emerge da un'analisi di Ihs Global Insight.
Il trend - riporta 'PharmaTimes' - indica dunque che la spesa per i farmaci da parte del sistema sanitario nazionale è aumentata per 6 mesi consecutivi nella seconda metà dell'anno, che si è appena chiuso e che a dicembre 2013 si è registrato un aumento del 6,9% rispetto a dicembre 2012, raggiungendo quota 762 milioni di euro. Inoltre, 70,5 milioni di ricette sono state prescritte nel dicembre 2013, rispetto a 66,4 milioni nello stesso mese del 2012. Commentando questi sviluppi, gli analisti ricordano inoltre che, nel primo semestre 2013, i generici hanno rappresentato il 45,8% delle prescrizioni fornite attraverso il Ssn spagnolo, rispetto al 39,7% dell'anno precedente.
Secondo Business Monitor International, però, la sfida continua per le aziende farmaceutiche in Spagna, a causa delle numerose misure di controllo dei costi messe in campo dal governo e che colpiscono pazienti, imprese e settore sanitario in generale. Gli esperti avvertono l'industria che "fare pressioni sul governo per alleggerire le misure sui prezzi dei farmaci può funzionare per allentare la pressione sui ricavi, ma la complessità delle misure di contenimento dei costi continuerà inevitabilmente ad avere effetti contro le aziende".
