(Adnkronos Salute) - Le offerta di acquisto e fusione registrate nelle ultime settimane non hanno coinvolto aziende farmaceutiche italiane, che comunque, spiega Scaccabarozzi, "hanno un grande indice di internazionalizzazione".
E i fatti sembrano confermare questa tesi: "Lo scorso agosto - sottolinea il presidente di Farmindustria - Chiesi ha acquistato un'azienda danese. Sempre nel 2013, a giugno, Menarini ha stretto un accordo con un'impresa statunitense e ha acquisito una start-up per la ricerca". E ancora. "Recordati ha assorbito un'azienda tunisina e una società spagnola e anche la Dompé ha stretto una joint venture con un'azienda russa".