(Adnkronos Salute) - Nessuna azienda farmaceutica italiana, prosegue Manconi, ha chiesto la licenza per produrre questo tipo di farmaci "e, di conseguenza, nel nostro paese sono disponibili due soli preparati destinati a un utilizzo estremamente ristretto; attualmente la procedura per ottenere i farmaci in questione è macchinosa e lenta e prevede una lunga sequenza di passaggi: medico curante, azienda sanitaria, struttura ospedaliera, ricorso al mercato straniero, importazione, farmacia; i tempi di attesa superano abitualmente i tre mesi e il trattamento è limitato e prevede periodiche sospensioni; il prezzo di un prodotto ammonta in genere a dieci volte quello della sostanza originaria.
Tutto ciò è gravissimo: la mancata disponibilità di farmaci che, da decenni, la letteratura scientifica internazionale ha valutato come assai efficaci, impedisce di operare per alleviare dolori intollerabili e per migliorare la qualità di vita dei pazienti. E per intervenire sui sintomi di alcune patologie invalidanti e sugli effetti collaterali di terapie particolarmente invasive. Una soluzione -conclude- per garantire la disponibilità di farmaci nel nostro paese c’è ed è a portata di mano".