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Ponte Morandi, Possetti: "Verità e giustizia determinanti come parenti e cittadini"

14 agosto 2020 | 17.37
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La portavoce del comitato in Ricordo delle Vittime, oggi pomeriggio al termine della cerimonia a Palazzo Tursi: "Colpiti da presenza Conte, segnale vicinanza Stato". E sottolinea: "'Rispetto memoria e giustizia unica speranza futuro"

Ponte Morandi, Possetti:

"Verità e giustizia noi non abbiamo mai smesso di chiederle, per noi è determinante ma è determinante non solo come parenti ma come cittadini. Non possiamo permetterci che questioni di questo tipo passino sotto silenzio. Non molleremo, abbiamo perso troppo: non potremo mollare mai". Lo ha detto commossa Egle Possetti, portavoce del comitato in Ricordo delle Vittime del Ponte Morandi di Genova, oggi pomeriggio al termine della cerimonia a Palazzo Tursi, sede del comune, nel corso della quale è stata scoperta la targa con i nomi delle 43 vittime della tragedia."43 vittime innocenti, legate per sempre a Genova e al cuore dei suoi cittadini", si legge sulla targa in marmo apposta nell'atrio del palazzo del Comune, in memoria di chi ha perso la vita nel crollo del viadotto, il 14 agosto 2018.

"Una giornata densa di emozioni, di affetto, di tristezza, di ricordo, di lacrime - ha aggiunto Possetti -  Oggi c’è tutto. Queste giornate sono molto faticose ma sentiamo talmente tanto affetto che ci danno anche la carica. E una giornata ambivalente. Ci ha colpito molto la presenza del capo del Governo perché tutti ci avevano detto che difficilmente sarebbe venuto, visto la vicinanza con l’inaugurazione. Ci speravamo, come segnale di presenza e di vicinanza dello Stato. Per noi è stato molto importante". "Poi - conclude Possetti -tanto affetto da persone che non conosciamo e ci sono venute a salutare, ci hanno abbracciato. La città la percepiamo vicina e stasera con la fiaccolata sarà un momento per stare insieme ai cittadini, pensato apposta al di fuori delle cerimonie ufficiali".

"Non ci stancheremo mai di dire queste parole: rispetto memoria e giustizia, perché pensiamo siano unica speranza per il futuro", ha detto ancora aggiungendo: "Questa Radura della Memoria cui ci troviamo oggi è il primo embrione del futuro Memoriale che dovrà essere completato e che sarà necessario affinché questa tragedia vergognosa possa restare incisa per sempre".

"Non possiamo continuare a farci umiliare, è necessario che il nostro Paese al completo, compresi gli imprenditori che lavorano con responsabilità, possa ripartire per uscire dal baratro nel quale è stata fatta precipitare anche la nostra credibilità. Dovremmo essere in grado di mettere all'angolo un sistema marcio che ha permesso il crollo di un ponte in Italia nel 2018", ha detto poi Egle Possetti.

"Dovremo nuovamente tornare liberi di firmare concessioni eque, dovremmo avere giustizia dovremmo accantonare la timidezza ed andare avanti a testa alta pretendendo quanto ci spetta di diritto come cittadini. Vogliamo autostrade sicure non vogliamo che siano i cittadini a ripagarle", ha affermato poi. "Sappiamo che ci sono stati utili ingiustamente accantonati - ha aggiunto - e quindi nel nostro piccolo proveremo a vigilare insieme ai cittadini che avranno la forza e la volontà di farlo perché la nostra disperazione possa essere trasformata in un altro pezzo di rinascita".

"Il nuovo ponte certamente è un buon inizio ma non basta, non è sufficiente l'orgoglio per la ricostruzione, abbiamo necessità di qualcosa di più. Abbiamo necessità che dalla stessa china per il dolore e le umiliazioni subite anche agli occhi di tutto il mondo ci possa essere un reale risveglio", ha concluso.

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