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Libia, Di Maio: "Rischio terrorismo alle porte"

09 novembre 2019 | 16.03
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Il ministro degli Esteri dopo il bilaterale con il tedesco Maas a Berlino: "Siamo molto preoccupati, la prima cosa a cui lavorare è un cessate il fuoco. Lavorare con la Ue per migliorare il memorandum"

Luigi Di Maio (foto Fotogramma) - (FOTOGRAMMA)
Luigi Di Maio (foto Fotogramma) - (FOTOGRAMMA)

"Abbiamo a poche centinaia di chilometri un rischio terrorismo che può crescere sempre più quanto più si intensifica l'escalation di questo conflitto civile in Libia". Lo ha affermato il titolare della Farnesina Luigi Di Maio in conferenza stampa a Berlino dopo il bilaterale con il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, dedicato anche alla situazione in Libia.

"Siamo ovviamente molto preoccupati per quello che sta avvenendo in Libia", ha evidenziato Di Maio, che ha poi confermato il sostegno dell'Italia al "percorso verso la conferenza di Berlino" sulla Libia. "La prima cosa a cui dobbiamo lavorare è un cessate il fuoco", ha detto il titolare della Farnesina, sottolineando come sia necessario che non ci siano ingerenze da parte di altri Stati. "L'Italia riconosce il principio di autodeterminazione dei popoli - ha affermato - Non ci devono essere interferenze con finanziamenti o addirittura forniture di armi che possono andare a complicare quel contesto".

"Siamo impegnati in un'opera di miglioramento dell'accordo che l'Italia ha con la Libia -ha spiegato Di Maio-. Stiamo spingendo il più possibile il governo libico a migliorare quel memorandum firmato qualche anno fa in modo da garantire che l'Unhcr, l'Oim possano entrare in tutto il processo che riguarda sia l'accoglienza dei migranti sia gli sbarchi quando vengono riportati dalla Guardia Costiera sulle coste libiche. Potremo lavorare insieme anche con l'Unione Europea per migliorare quel memorandum, che è stato fondamentale per passare da circa 102mila arrivi sulle nostre coste a poco più di 1.500".

"E' molto importante l'appoggio italiano per il processo di Berlino" e la Germania è "molto grata per il sostegno che le è stato dato perché sappiamo che conflitto in Libia non può essere vinto a livello militare", sono le parole di Maas durante la conferenza. Mentre la Germania continua a lavorare alla conferenza di Berlino, il ministro degli Esteri tedesco ha parlato di "un'impresa ardua" e ha invitato ad avere "pazienza". "La Libia ha bisogno di un processo di pace per porre fine alla guerra civile - ha detto Maas - Sarebbe un contribuito fondamentale per la stabilità nella regione".

Il ministro tedesco ha inoltre espresso la sua "stima" a Di Maio per "l'agenda così europeista e così rivolta al futuro che stai portando avanti con il governo". "Ci saranno molti elementi sui quali possiamo intensificare la cooperazione", ha detto Maas, definendo l'Italia come un "Paese importantissimo in Europa".

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