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Ue: "Libia non è porto sicuro per i migranti"

29 marzo 2019 | 10.16
LETTURA: 3 minuti

Lo precisa la portavoce della Commissione Europea per le Migrazioni

(Afp)
(Afp)

La Libia non può essere considerata "un porto sicuro" per i migranti soccorsi in mare. Lo precisa la portavoce della Commissione Europea per le Migrazioni, Natasha Bertaud, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, rispondendo a una domanda circa indiscrezioni provenienti da fonti del Viminale. "Quando si tratta di porti di sbarco - dice - questi vengono definiti dalla Convenzione Onu della legge del mare". "Un porto sicuro - continua la portavoce - è un posto in cui le operazioni di soccorso sono considerate terminate e dove la vita di una persona salvata in mare non è più minacciata e dove le sue necessità umanitarie di base possono essere soddisfatte. La Commissione ha sempre detto che non ritiene che queste condizioni siano soddisfatte in Libia". Questo "è il motivo per il quale nessuna imbarcazione che batta bandiera dell'Ue sbarca persone in Libia, né lo ha mai fatto".

Questa mattina fonti del Viminale avevano precisato che la Commissione Europea chiariva che "la Libia può e deve soccorrere gli immigrati in mare, e quindi è da considerare un Paese affidabile. Dove gli immigrati che vengono riportati a terra dalla Guardia Costiera vengono tutelati dalla presenza del personale Oim, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni" e che la Commissione "ha richiamato i successi della Guardia Costiera libica, che nel 2018 (dati Oim) ha salvato 15.358 persone, riportandole in Libia. La maggior parte delle persone soccorse sono sbarcate presso i porti di Tripoli (62%), di Homs (19%) e di al-Zawiya (11%). Punti di sbarco in cui opera personale Oim. Alla luce di questo riconoscimento - sottolineavano le stesse fonti - il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha aggiornato la Direttiva sulla sorveglianza delle frontiere marittime e per il contrasto dell’immigrazione illegale, ribadendo la piena legittimità degli interventi di soccorso dei libici, anche perché la presenza dell'Oim garantisce il rispetto dei diritti degli immigrati e nel contempo salvataggi più rapidi".

Dura la reazione di Mediterranea Saving Humans: "Il Viminale è stato ancora una volta smentito a stretto giro, rispetto all’ennesima propaganda giocata in spregio della vita delle persone. La direttiva che ha emanato vale, oggi più che mai, meno di niente di fronte allo stato di diritto".

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