(Aki/Washington Post) - Per molti iraniani, infatti, la crisi economica e' una dura' realta' con la quale fare i conti quotidianamente. Secondo alcuni, i prezzi quest'anno per il Nowruz sono il 30% piu' alti rispetto al 2012. Il governo sta provando a correre ai ripari per sopperire alla perdita di potere d'acquisto: Rohani ha deciso di ampliare il programma di aiuti statali, sotto forma di pacchi alimentari con generi di prima necessita', estendolo a 17 milioni di persone.
Il quadro macroeconomico nazionale resta negativo. Il rial, la valuta nazionale, ha perso il 50% del suo valore dal 2012, erodendo il potere d'acquisto della classe media. L'inflazione, secondo il Centro nazionale di statistiche, cresce a ritmi vertiginosi - oltre il 35% l'anno - e c'e' chi ritiene che in realta' sia al 40%. La disoccupazione e' al 10,3% e quella giovanile al 26%.
Non a caso la Guida Suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, in occasione del nuovo anno ha rivolto un messaggio alla popolazione chiedendo di "compiere uno sforzo epocale per realizzare l'indipendenza e difendere la sua sovranita' politica", sottolineando che l'anno che si apre "sara' quello di uno sforzo epico nel campo della politica e dell'economica per trasformare l'Iran in una nazione piu' forte, prospera e sviluppata".