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L'ansia da matematica non fa sempre rima con brutti voti

05 novembre 2015 | 19.29
LETTURA: 3 minuti

(Infophoto)
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L'ansia da matematica, quel nervosismo e disagio che spesso si traduce in una morsa allo stomaco e in sudori freddi, specie nel caso di compiti in classe e interrogazioni, non fa sempre rima con brutti voti. Certo, compromette le prestazioni di alcuni studenti, ma secondo una nuova ricerca questa sensazione è collegata addirittura a prestazioni migliori per altri alunni. Lo studio, che offre una speranza agli 'ansiosi', è pubblicato su 'Psychological Science'.

In due studi, i ricercatori del Virginia Polytechnic Institute and State University e dell'Ohio State University hanno scoperto che un moderato livello di ansia per la matematica è associato a elevate prestazioni tra gli studenti che tenevano a questa materia ed erano interessati alle sfide di matematica. Per i coetanei meno motivati, invece, soffrire di ansia da matematica comporta prestazioni più scarse. "I nostri risultati mostrano che l'associazione negativa tra ansia per la matematica e apprendimento di questa materia non è universale", dicono i ricercatori.

"La motivazione può essere importante per 'tamponare' l'influenza negativa dell'ansia da matematica", spiegano. Il team ha lavorato su coppie di centinaia di gemelli dello stesso sesso, in media di 12 anni, sottoposti a una serie di esami e questionari per valutare il livello di ansia, ma anche la motivazione di ciascuno nei confronti di questa materia. Dopodiché il team è passato agli esercizi per valutare varie abilità, scoprendo che in generale le ragazzine tendevano a vivere con ansia il dover fare i conti più dei maschi.

Ebbene, per i bimbi meno motivati, l'ansia è stata un boomerang, mentre per quelli più motivati il rapporto tra ansia e prestazioni assomiglia a una U rovesciata: il risultato migliora con l'ansia, raggiungendo un picco se questa è moderata. Se poi però l'ansia aumenta, le prestazioni matematiche si riducono. I risultati sono stati controllati con una ricerca analoga, condotta su studenti universitari. Ebbene, il legame è stato confermato. Insomma, anche per gli ansiosi c'è speranza di voti alti: purché ci sia motivazione.

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