Milano, 13 feb. (Adnkronos/Labitalia) - Demoralizzati e preoccupati, ma poco 'choosy' perchè, pur di avere un lavoro e di raggiungere l'agognata indipendenza economica, in mancanza dell'occupazione per la quale si è studiato, tra i laureati ben uno su 3 (32%) sarebbe disposto a fare il commerciante, il 16% l'assistente socio-sanitario e un altro 16% il promoter. E' quanto emerge da uno studio del Sanpellegrino Campus, condotto attraverso un sondaggio online su un campione di 10.628 ragazzi, laureati e non, per capire quali sono le loro principali problematiche e come immaginano il loro futuro professionale.
Tra gli altri lavori da 'ultima spiaggia', i giovani laureati indicano anche l'artigiano (15%), il barman (13%), il cuoco (12%), l'operaio (12%), il meccanico (6%), l'idraulico (6%) e l'agricoltore (2%).
Preoccupazione (37%), rassegnazione (16%) e morale basso (13%) sono gli stati d'animo più diffusi tra i giovani di oggi e ben un ragazzo su 3 (il 37%) è stanco di continuare a dipendere e pesare sulla propria famiglia. Infatti, tra i bisogni più sentiti, soprattutto da parte dei laureati, c'è la voglia di essere indipendenti (26%) e trovare una stabilità economica (22%). (segue)