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Lecce: inietta stupefacente a paziente ospedale e le ruba anelli, arrestato infermiere

22 dicembre 2015 | 17.24
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(Infophoto) - INFOPHOTO
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Ha iniettato stupefacente a una paziente e l'ha derubata dell'anello e della fede di anniversario del matrimonio. E' accaduto all'ospedale 'Vito Fazzi' di Lecce. La Polizia di Stato ha arrestato in flagranza E.S., 40 anni, di Casarano, infermiere professionale in servizio nel Reparto di Neurochirurgia. Le accuse sono di rapina aggravata, peculato e detenzione di sostanze stupefacenti. La donna era ricoverata in osservazione in seguito ad una caduta.

Ieri sera, l’infermiere che, secondo quanto accertato, era l’unico di sesso maschile in servizio in quel momento, avrebbe somministrato mediante agocannula un farmaco con il pretesto di pulire l’ago e di predisporlo per il prelievo ematico della mattina successiva. La signora, dopo aver sentito un lieve bruciore, è caduta in un sonno profondo, per lei inconsueto. Al risveglio si è accorta della mancanza dal suo anulare di un anello in oro con un rubino incastonato da piccoli diamanti. Alla sua richiesta di aiuto si è presentato nella stanza lo stesso infermiere della sera precedente che al racconto della signora ha risposto 'sono ricordi, no? Hanno valore affettivo', usando stranamente il plurale. Al telefono con il marito, poi, la voce della signora era incerta e come assopita.

Pochi minuti dopo la signora si è accorta della mancanza anche di una fede ricordo del 25° anniversario di matrimonio, circostanza questa che le ha fatto ripensare alla frase pronunciata dall’infermiere, ed al riferimento fatto da questi ai 'ricordi'. Sulla base del racconto della paziente agenti della Squadra mobile hanno identificato l’infermiere da lei indicato e hanno perquisito la sua abitazione, all’interno della quale sono stati trovati i due anelli rubati. Nell’armadietto personale dell’infermiere c'erano alcune fiale, ad uso esclusivamente ospedaliero, di medicinali a base di benzodiazepine.

Le analisi effettuate sul sangue della signora hanno accertato la presenza di benzodiazepine, medicinali che non le erano stati prescritti ma che, con tutta evidenza, le sono stati somministrati dall’infermiere allo scopo di addormentarla e rapinarla dei propri gioielli. La sottrazione di medicinali di proprietà della struttura ospedaliera configura a carico dell’arrestato, peraltro pubblico ufficiale, che ne aveva la disponibilità o il possesso in ragione del proprio servizio, il delitto di peculato. Trattandosi, infine, di medicinali compresi tra le sostanze stupefacenti, la loro detenzione è considerata illegittima.Sono in corso ulteriori indagini in relazione ad altri episodi simili segnalati in passato dal dirigente di quel Reparto.

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