(Adnkronos Salute) - A raccogliere le immagini di cervelli in sviluppo di bambini neurologicamente 'normali', studiati con le più avanzate tecniche e apparecchiature Rm ad alto campo (non esiste ancora un database in Italia o all'estero di questo tipo), saranno "i tre Irccs ideatori e promotori del progetto - spiega ancora Bernardi - mentre agli altri 16 centri, che in futuro potranno aumentare, spetterà il compito di raccogliere i casi di malattie rare e di inviare queste immagini in rete, dove sempre i tre centri promotori faranno un'opera di validazione, controllando la correttezza dei dati prima della loro diffusione. L'obiettivo finale è quello di rendere questo sistema assolutamente 'free' per possibilità di consulto. Tutto il materiale sarà fruibile in rete da tutti: se si hanno uno o più casi di malattie rare, è inutile tenerseli 'per sè', ma è bene condividerli per aiutare ad avere diagnosi precoci di altri casi simili e allo stesso tempo di aumentare la conoscenza scientifica di queste patologie: insomma, si va incontro ai bisogni del paziente e della scienza".
Il progetto "risponde fra l'altro a una richiesta che viene dall'Europa di una adeguata codificazione e classificazione della malattie rare e di uno scambio di expertise. Nel nostro team - conclude Bernardi - lavora un gruppo di giovani ricercatori coordinati dal neuroradiologo Lorenzo Figà-Talamanca, con anche esperti in fisica, per curare tutti gli aspetti legati alla risonanza magnetica. Il progetto è stato fortemente voluto anche dall'Associazione italiana neuroradiologia (Ainr), il cui past president, Fabio Triulzi, è il principal investigator del nostro programma".