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Questo il dato comunicato nell'ambito della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici delle nazioni unite (Unfccc) e del protocollo di Kyoto dall'Ispra

Nel 2012 in Italia sono diminuite del 5,4% le emissioni totali di gas serra

16 aprile 2014 | 16.38
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Nel 2012 in Italia sono diminuite del 5,4% le emissioni totali di gas serra

In Italia, nel 2012, le emissioni totali di gas serra, espresse in Co2 equivalente, sono diminuite del 5,4% rispetto all'anno precedente e dell'11,4% rispetto all'anno base (1990), a fronte di un impegno nazionale di riduzione del 6,5% nel periodo 2008-2012. Questo il dato comunicato nell'ambito della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici delle nazioni unite (Unfccc) e del protocollo di Kyoto dall'Ispra che, come ogni anno, ha realizzato l'inventario nazionale delle emissioni in atmosfera dei gas serra per l'anno 2012.

Questa riduzione, riscontrata in particolare dal 2008, è conseguenza sia della riduzione dei consumi energetici e delle produzioni industriali a causa della crisi economica e della delocalizzazione di alcuni settori produttivi, sia della crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico) e di un incremento dell'efficienza energetica.

Tra il 1990 e il 2012 le emissioni di tutti i gas serra considerati dal Protocollo di Kyoto sono passate da 519 a 460 milioni di tonnellate di Co2 equivalente, variazione ottenuta principalmente grazie alla riduzione delle emissioni di Co2, che contribuiscono per l'84% del totale e risultano, nel 2012, inferiori del 4,6% rispetto al 1990. Le emissioni di metano (CH4) e di protossido di azoto (N2o) sono rispettivamente pari a circa il 7,6% e 6,0% del totale e sono in calo sia per il metano (-20,6%) che per il protossido di azoto (-25,9%).

Gli altri gas serra, gas fluorurati quali idrofluorocarburi (Hfc), perfluorocarburi (Pfc) e esafluoruro di zolfo (SF6), hanno un peso complessivo sul totale delle emissioni che varia tra lo 0,1% e l'2%; le emissioni degli Hfc evidenziano una forte crescita, mentre le emissioni di Pfc decrescono e quelle di SF6 mostrano un minore incremento. I settori della produzione di energia e dei trasporti sono quelli più importanti, contribuendo alla metà delle emissioni nazionali di gas climalteranti. Rispetto al 1990, le emissioni di gas serra del settore trasporti sono aumentate del 2,9%, a causa dell'incremento della mobilità di merci e passeggeri.

Per il trasporto su strada, ad esempio, le percorrenze complessive (veicoli x km) per le merci sono aumentate del 37%, e per il trasporto passeggeri del 18%. Per il secondo anno consecutivo, però, si riscontra una riduzione delle percorrenze di merci ed anche i consumi energetici del settore, dopo aver raggiunto un picco nel 2007, sono in riduzione.

Sempre rispetto al 1990, nel 2012 le emissioni delle industrie energetiche sono diminuite dell'8,0%, a fronte di un aumento della produzione di energia termoelettrica da 178.6 Terawattora (TWh) a 217,6 TWh, e dei consumi di energia elettrica da 218.7 TWh a 307,2 TWh. Nel periodo 1990-2012, le emissioni energetiche dal settore residenziale e servizi sono aumentate dell'8,2%.

Le emissioni del settore dell'industria manifatturiera sono diminuite del 36,8% rispetto al 1990 prevalentemente in considerazione dell'incremento nell'utilizzo del gas naturale in sostituzione dell'olio combustibile per produrre energia e calore e per gli ultimi anni a seguito del calo della produzione industriale. Per quel che riguarda il settore dei processi industriali, nel 2012 le emissioni sono diminuite del 26,5% rispetto al 1990.

Le emissioni dal settore dell'agricoltura sono diminuite del 16,0% tra il 1990 e il 2012. La riduzione principale si è ottenuta nelle emissioni dovute alla fermentazione enterica (-13.1%) e alle deiezioni animali (-26.4%) poiché sono diminuiti i capi allevati, in particolare bovini e vacche da latte, e, grazie a un minor uso di fertilizzanti azotati, anche alle emissioni dai suoli agricoli (-15.0%).

Negli ultimi anni si è registrato un incremento della produzione e raccolta di biogas dalle deiezioni animali a fini energetici, evitando emissioni di metano dallo stoccaggio delle stesse. Nella gestione e trattamento dei rifiuti, le emissioni sono diminuite del 17,5%, e sono destinate a ridursi nei prossimi anni, per la riduzione delle emissioni dallo smaltimento dei rifiuti solidi urbani in discarica, avvenuta attraverso il miglioramento dell'efficienza di captazione del biogas e la riduzione di materia organica biodegradabile in discarica grazie alla raccolta differenziata.

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