Una 'trappola' particolarmente insidiosa per le donne, anche giovanissime. "E' la dipendenza da dieta o 'dieting', che porta a scegliere regimi restrittivi e monotoni per perdere peso, e influisce su salute e tono dell'umore. Solo che, dopo un periodo di rinunce e di magrezza, la frustrazione e le risposte ormonali scatenano fame e accumulo di peso. Risultato? Le abbuffate post digiuno portano all'effetto yo-yo". Parola di Barbara Paolini, medico dietologo del Policlinico Le Scotte di Siena e vicepresidente Adi (Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica), che in questi giorni a Expo è intervenuta allo Spazio Donna per parlare dei pericoli delle diete lampo, in un incontro organizzato dal ministero della Salute.
"Il periodo più caldo per le diete è la primavera-estate, quando si cercano regimi in grado di regalare risultati lampo. Ma anche l'autunno è un momento in cui molti fanno il buon proposito di perdere i chili. Il problema è che, se il 77% degli uomini e l'83% delle donne italiane si vede sovrappeso, uno su tre ricorre a diete fai da te, e il 13% si affida a strategie trovate su libri, riviste o su Internet", spiega Paolini all'Adnkronos Salute. A finire nella trappola delle 'dipendenze da dieta' "sono molto spesso anche le adolescenti, che tra passaparola, web e riviste rischiano di aprire la porta a disturbi alimentari".
Il fascino del controllo del peso e del cibo è un'arma a doppio taglio, avverte l'esperta. "Anche perché non sempre ci si rivolge a specialisti, e si rischia di creare danni molto importanti. Dobbiamo dire chiaramente che la dieta non deve essere sacrificio e sofferenza - conclude - ma un buon compromesso, soprattutto sano, che non privi l'organismo di sostanze preziose. Ecco perché è bene affidarsi a professionisti seri e qualificati".