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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

31 maggio 2017 | 10.44
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Saremo gli osservati speciali della Commissione europea, dei mercati, per tutta la durata della campagna. Al di là del metodo, mi risulta difficile pensare che si provvederà nei prossimi mesi alla messa in sicurezza dei conti dello Stato, al decollo della crescita, al contenimento della disoccupazione, al risanamento delle banche, cioè a tutto quel che non è stato fatto pienamente e tempestivamente negli ultimi tre anni, pur caratterizzati da una invidiabile stabilità politica e da una leadership indiscussa". Così, intervistato da 'La Repubblica', il senatore a vita Mario Monti.

"Purtroppo, nell’uso delle risorse pubbliche -conclude Monti- si è privilegiata una logica politica finalizzata ad accrescere il consenso, risultato per altro conseguito solo in parte".

"Oggi l’Italia esporta in Canada soprattutto macchinari, componenti auto, medicinali: tutti beni i cui dazi sono compresi tra l’8 e il 18%. Già quando sarà applicato in via provvisoria, fra qualche settimana, il Ceta abbatterà oltre 9mila barriere tariffarie e renderà gli scambi immediatamente vantaggiosi. Combinando Nafta e Ceta insieme, poi, il Canada può diventare una via d’accesso preferenziale a un mercato di oltre 1,5 miliardi di consumatori". Lo ha detto, intervistato dal 'Sole 24 ore', Philippe Champagne, ministro del Commercio internazionale del Canada.

"Tra tutte le intese di libero scambio, credo che il Ceta oggi -ha continuato- rappresenti lo standard più alto al mondo. È l’accordo più progressista mai negoziato dall’Europa o dal Canada, perché grazie ai capitoli sui lavoratori e sull’ambiente mette le persone al centro".

"L’Italia deve dunque chiedere al tavolo europeo, forte di questi dati che mostrano dei suoi sforzi in ottica europea e della loro inutilità, la possibilità di tornare a sostenere l’economia con il volano degli investimenti pubblici, facendo sì che debito e deficit ritrovino finalmente una convergenza virtuosa verso valori sostenibili". E' quanto scrivono, in un intervento sul 'Sole 24 ore', Paolo De Ioanna, consigliere di Stato e Gustavo Piga, docente di Economia politica all’Università di Roma Tor Vergata.

"Se questo quadro è esatto, il contributo che deve offrire il nostro Paese -hanno continuato De Ioanna e Piga- è quello di riorientare al margine la cattiva spesa corrente verso spesa per investimenti buoni. Una sfida che richiede un lavoro analitico costante (da orologiai e non da taglia boschi), organizzato separatamente su ogni settore di spesa, coerente e interno alla costruzione del nuovo ciclo del bilancio integrato (che unifica bilancio e legge di stabilità): per procedere in questa direzione, come in tutti i Paesi europei che crescono, occorre personale specializzato, dedicato, competente, ben remunerato e ben organizzato attorno a un obiettivo chiaro, sostenuto politicamente, in Italia e in Europa".

"Il risparmio previdenziale è frutto del lavoro dei professionisti e non può essere esposto a rischi. Corretto proteggere la previdenza complementare, sbagliato dimenticarsi di quella obbligatoria". Alberto Oliveti, presidente dell’Adepp, l’associazione che riunisce le Casse private dei professionisti, e dell’Enpam, l’ente dei medici, sollecita, in un'intervista al 'Sole 24 ore', il Parlamento a escludere da eventuali bail in gli enti di previdenza obbligatoria, così come è avvenuto, con un emendamento al Dl 50/2017, per i fondi di previdenza complementare.

"Il diritto costituzionale alla pensione non può essere lasciato in balia dei salvataggi bancari. Siamo fiduciosi - continua Oliveti - che la politica si mobiliti per garantire i professionisti".

L’appello di Oliveti, peraltro, è stato già condiviso dal sottosegretario al ministero dell’Economia, Pierpaolo Baretta, che si è impegnato per correggere la manovra ed escludere anche le Casse private dall’ipotesi di bail in, cioè di coinvolgimento finanziario, con compromissione delle somme depositate, nel caso di crisi bancaria.

"L’affermazione di Emmanuel Macron contro la destra in Francia, dei liberali di Mark Rutte in Olanda e del partito di Angela Merkel alle regionali tedesche hanno rasserenato il fronte politico europeo". E' quanto, intervistato da 'Qn', commenta Fabrizio Quirighetti, capo economista della svizzera Banca Syz.

"Per l’Italia -continua Quirighetti- le elezioni anticipate sono il minore dei mali. E’ il quadro generale che mette più paura".

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