(Adnkronos Salute) - Il Santa Maria della Pietà vive un secondo momento celebrativo nel 1963, in occasione del cinquantenario con il presidente della Repubblica Antonio Segni e alcuni delegati della Santa Sede. Il manicomio viene definitivamente chiuso nel 1999, sulla spinta trasformativa innescata, a partire dagli anni '70, dal pensiero e dall'opera di Franco Basaglia per una diversa e moderna concezione della salute mentale; rimane aperto un grande spazio urbano, sede di erogazione di servizi pubblici e di un parco aperto ai cittadini, che tuttavia - si legge in una nota pubblicata sul sito dell'Asl Roma E - non esprime ancora tutte le potenzialità come patrimonio da valorizzare e rendere fruibile alla cittadinanza.
"Era importante - spiega all'Adnkronos Salute il direttore generale della Asl Roma E Angelo Tanese - celebrare i 100 anni del Santa Maria della Pietà, che è oggi un luogo simbolico: la memoria di un grande ospedale psichiatrico chiuso nel 1998 ma anche una realtà viva che merita di essere valorizzata e potenziata. Attualmente infatti - sottolinea - alcuni padiglioni sono in uno stato di degrado, e non ci sono fondi per ristrutturali".
Insomma, un altro esempio di mancata riqualificazione di un grande spazio urbano. Molto però è stato fatto. Una parte della struttura è utilizzata per i servizi sanitari della Asl Rm E. "Ci sono - afferma Tanese - ambulatori, spazi per la riabilitazione, un hospice". Nelle ultime settimane, grazie anche alle celebrazioni per il centenario, è partita una importante opera di riqualificazione: "Dopo anni di incuria abbiamo riattivato le due fontane, realizzato dei percorsi benessere e una cartellonistica didattica, regolamentato l'accesso dei veicoli, provveduto all'illuminazione e alla manutenzione di strade e tombini, perché la salute - sottolinea Tanese - è anche qualità della vita".
