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Virus o batterio? Test del sangue svela causa infezione

20 gennaio 2016 | 20.02
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Un test del sangue per distinguere un'infezione batterica da una virale. Lo stanno affinando i ricercatori della Duke University americana e servirà per determinare se le malattie respiratorie siano causate da un virus o un batterio, in modo da prescrivere i farmaci in modo più preciso. Il team ha sviluppato una 'firma genetica', una serie di modelli che rispecchiano quali geni di un paziente sono attivati o disattivati, indicando se si sta combattendo un'infezione da virus o batteri. Per avere questo risultato, basterebbe un piccolo campione di sangue. E l'équipe è al lavoro per un'analisi ultra-veloce, in grado di produrre un referto in un'ora.

Le firme genetiche sono state testate in uno studio osservazionale pubblicato su 'Science Translation Medicine'. Gli scienziati hanno classificato oltre 300 pazienti con influenza virale, rinovirus, streptococco e altre infezioni comuni, campionando anche in assenza di infezioni. L'accuratezza è stata dell'87%. Con questi risultati, i ricercatori della Duke ritengono di aver fatto un significativo passo in avanti per sviluppare un test del sangue rapido, che possa essere usato in ambulatorio per distinguere le infezioni batteriche da quelle virali e guidare di conseguenza a trattamenti appropriati.

"Un'infezione respiratoria è una delle cause più comuni per cui le persone si rivolgono a un medico - ricorda Ephraim L. Tsalik, autore principale dello studio - Per fare una diagnosi usiamo una serie di informazioni, ma manca un modo efficiente e accurato per determinare se l'infezione è di tipo batterico o virale. Circa i 3 quarti dei pazienti finiscono per prendere antibiotici anche se la maggioranza ha infezioni virali. C'è il rischio di esagerare con l'uso di antibatterici, sia per i pazienti sia per la salute pubblica".

I partecipanti con problemi respiratori sono stati coinvolti durante visite nei pronto soccorso di 5 ospedali. La tecnica si è dimostrata più accurata di altre per cercare la presenza di microrganismi specifici, riportano gli autori. "Vie più precise per distinguere le infezioni potrebbero non solo ridurre l'uso non necessario di antibiotici, ma anche condurre a trattamenti più precisi contro i virus - spiega Geoffrey S. Ginsburg, autore senior dello studio - In questo momento, siamo in grado di dare ai pazienti oseltamivir per aiutarli a riprendersi dall'influenza, ma per la maggior parte delle infezioni virali il trattamento si limita a liquidi e riposo finché non si risolve il problema".

"Nei prossimi 5-10 anni, assisteremo probabilmente a nuove terapie antivirali per microrganismi comuni come il virus respiratorio sinciziale (Rsv) e il rinovirus, la principale causa del raffreddore, e sarà ancora più importante guidare alla scelta del trattamento". Ginsburg e colleghi stanno studiando la firma genetica delle infezioni respiratorie da quasi un decennio, ma solo recentemente la tecnologia ha permesso loro di analizzare il patrimonio genetico di una persona, 25 mila geni per volta. Il team ha precedentemente identificato le firme genetiche associandole alle infezioni virali, ma questo è il primo studio per distinguere le malattie virali da quelle batteriche a livello molecolare in un paziente.

Eppure, con le attuali tecnologie, misurare il profilo di espressione genetica di una persona a partire dal sangue potrebbe richiedere fino a 10 ore. Gli autori dello studio stanno lavorando per creare un test di un'ora. "Nello scenario ideale, questa analisi dovrebbe essere approvata per un ampio uso. Si dovrebbe andare dal medico e ricevere i risultati in tempo reale - dice l'autore senior Christopher W. Woods - Stiamo lavorando per sviluppare un test che potrebbe essere eseguito nella maggior parte degli ambulatori usando l'atrezzatura esistente. Riteniamo che questo potrebbe avere un impatto reale sull'uso appropriato degli antibiotici e guidare l'uso di trattamenti antivirali in futuro".

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