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Sanita': esperto, dl 'taglia' debiti Pa e' virtuoso ma non mette fine a problemi

04 giugno 2014 | 17.19
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Roma, 4 giu. (Adnkronos Salute) - Il decreto legge numero 66 del 2014 che dovrebbe 'tagliare' i debiti della pubblica amministrazione "mette in piedi un percorso virtuoso che però non stravolge la situazione attuale e non mette fine ai problemi del pagamento dei debiti delle azienda sanitarie pubbliche". E' quanto spiega all'Adnkronos Salute Mario Chiodi, esperto dell'European School of economics (Ese), coordinatore del seminario 'Verso lo sblocco dei debiti della Pa. Quali impatti per le imprese healthcare e la sanità pubblica?', svoltosi oggi a Roma e promosso da 'AboutPharma'. Con questo decreto legge il Governo Renzi ha varato tutte le norme utili ad accelerare il pagamento degli arretrati e ad impedire che si formi una nuova montagna di debito.

"Grazie al decreto le Asl dovrebbero rispettare i tempi di pagamento dei fornitori entro 60 giorni, non più i 175 di media attuali", osserva l'esperto. "Aspettiamo la conversione del decreto - aggiunge l'esperto - perché il documento in alcuni punti non è molto chiaro. Gli ultimi Governi hanno avuto la consapevolezza del grave problema che stanno vivendo i fornitori della pubblica amministrazione, ma oggi serve un cambio di passo per accelerare su questo fronte".

Gli interventi intrapresi sono finalizzati a dar seguito alle sollecitazioni europee arrivate con la Direttiva europea del 2011 che fissa in 30 giorni i termini ordinari per il pagamento per le transazioni commerciali in cui la parte debitrice è una pubblica amministrazione (termine prorogabile fino a 60 giorni solo in presenza di determinate condizioni). Direttiva che è stata recepita nel nostro ordinamento con il decreto legislativo numero 192 del 9 novembre 2012.

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