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Sanita': mobilita' pazienti europei, 'sportelli' nazionali per info cure

28 febbraio 2014 | 18.26
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Roma, 28 feb (Adnkronos Salute) - 'Sportelli' nazionali per informazioni ai pazienti che vogliono curarsi in altro Paesi europei, che potranno chiedere indicazioni anche sull'affidabilità delle strutture prescelte. E' una delle misure previste nel Decreto legislativo di recepimento della direttiva 2011/24/Ue relativa all’assistenza sanitaria transfrontaliera, approvata oggi da Consiglio dei ministri. La Direttiva - si legge in una nota del ministero della Salute - "elimina gli ostacoli che impediscono ai pazienti di curarsi in altri Paesi Ue, formalizzando il diritto di recarsi in uno Stato membro diverso da quello di appartenenza per curarsi e ottenere, al proprio rientro, il rimborso delle spese sostenute".

Il provvedimento integra i vigenti regolamenti comunitari eliminando la necessità di autorizzazione preventiva, al di fuori di casi eccezionali, e consente di poter richiedere assistenza sanitaria presso altri Stati dell’Unione europea, con alcune limitate esclusioni: l’assistenza a lungo termine, nonché quella relativa all’assegnazione e accesso agli organi per i trapianti e quella relativa ai programmi pubblici di vaccinazione contro le malattie contagiose.

In base alla direttiva il rimborso da parte dello Stato di appartenenza delle prestazioni godute all’estero avviene in misura corrispondente ai costi che il sistema nazionale avrebbe coperto se tale assistenza sanitaria fosse stata prestata nello stesso Stato di appartenenza. In ogni caso la copertura non può superare il costo effettivo dell'assistenza sanitaria ricevuta all’estero. Questo fa sì che dall’applicazione della direttiva non derivino nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. La direttiva sancisce inoltre l’obbligo per gli Stati di fornire al pubblico, attraverso l’istituzione di 'uno o più punti di contatto nazionali' tutte le informazioni necessarie circa le procedure di rimborso e di autorizzazione, ma anche in merito agli standard di qualità e di sicurezza e circa l’affidabilità del prestatore di assistenza sanitaria prescelto. (segue)

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