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Sanita': sindacati, su Croce Rossa bene disponibilita' Lorenzin a confronto

27 maggio 2014 | 19.55
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Milano, 27 mag. (Adnkronos Salute) - "Primi passi avanti sulla vertenza Croce rossa italiana. All'incontro di oggi con il ministro della Salute le federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Cisal hanno ottenuto la disponibilità del ministro della Salute Beatrice Lorenzin a far ripartire il tavolo di confronto sulla controversa applicazione della riforma, ottenendo che la politica riprenda in mano il percorso della riforma". Lo riferiscono i sindacati in una nota.

"Tre le richieste presentate - spiegano i rappresentanti dei lavoratori - In primo luogo una gestione condivisa delle cosiddette norme di raccordo, per non causare perdite retributive e occupazionali. Secondo, aprire il confronto sul piano di riforma della Cri alla luce del disegno di legge che porta proprio il nome del ministro della Salute e che prevede il riordino degli enti vigilati dal ministero, tra cui appunto la Croce rossa. Terza richiesta, sospendere tutti gli atti unilaterali adottati dai vertici della Croce rossa, anche in relazione alla sospensiva disposta dal Tar del Lazio: provvedimenti illegittimi che incidono negativamente su bilanci, contratti e organizzazione del lavoro".

I sindacati ribadiscono di essere "contrari al ridimensionamento della Cri" e ricordano che "da tempo è stata richiesta una profonda riorganizzazione dell'ente che tagli i costi salvaguardando i lavoratori e cittadini. Il ddl Lorenzin può rappresentare in questo caso la leva per correggere una riforma che mette a rischio retribuzioni e posti di lavoro, minacciando di ridimensionare pesantemente i servizi di emergenza e soccorso". Il ministro Lorenzin, riferiscono infine i rappresentanti sindacali, "si è impegnata a far ripartire il tavolo interministeriale (presso la Funzione pubblica) sulla questione complessiva e sulle norme di raccordo. Con l'obiettivo di difendere i livelli occupazionali e salariali dei lavoratori e di avviare percorsi di stabilizzazione per i 1.500 precari". Per Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa e Fialp-Cisal "un'apertura importante. Verificheremo nei fatti. La mobilitazione continuerà fin quando non avremo ottenuto una soluzione che tuteli lavoratori e comunità".

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