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Borsa: la settimana inizia sopra la parità, bancari in evidenza

29 aprile 2019 | 18.16
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I nuovi massimi storici fatti segnare dall’indice statunitense S&P500, spintosi oggi fino a 2.946,23 punti, nella seconda parte di seduta hanno favorito il recupero dei listini europei. In linea il nostro Ftse Mib, che ha terminato in rialzo di un quarto di punto percentuale a 21.788,54 punti (+0,23%) grazie al buon andamento del comparto bancario.

In particolare evidenza le performance messe a segno da Unicredit (+2,4%), Intesa Sanpaolo (+2,06%) e Banco BPM (+3,6%, top performer del listino principale). A spingere i titoli degli istituti di credito è stata la decisione dell’agenzia Standard & Poor’s di confermare il merito di credito del Belpaese. Decisione che ha contribuito ad alleviare la tensione sulla carta italiana facendo scendere lo spread a 258,5 punti base.

Contrastato il comparto energetico: segno meno per Eni (-1,59%) e Tenaris (-0,76%), acquisti invece su Saipem (+1,37%). In avvio di settimana il future sul Brent segna la quarta seduta consecutiva con il segno meno scendendo a 71,55 dollari il barile, -0,14% sul dato precedente.

La performance peggiore del listino principale è stata registrata dal titolo Juventus (-1,99%) mentre all’interno della galassia Agnelli FCA ha segnato un calo dello 0,25%. Venerdì la casa guidata da Mike Manley presenterà i conti dei primi tre mesi dell’anno. Secondo le stime elaborate da Factset, il fatturato della casa italo-statunitense dovrebbe totalizzare circa 25 miliardi di euro, 3 punti percentuali in meno rispetto a 12 mesi fa (l’ultimo trimestre sotto la guida di Sergio Marchionne).Ebitda e Ebit, in versione “adjusted” (al netto cioè degli elementi non ricorrenti), sono rispettivamente visti a 2,73 e 1,19 miliardi di euro. Per i due dati, il confronto annuo evidenzia un -11 e un -26 per cento. L’utile netto depurato della casa automobilistica guidata da Mike Manley è invece stimato in rosso del 27% a 0,74 miliardi di euro.

Due velocità per i titoli legati al made in Italy con il +0,86% di Moncler e il -0,46% di Ferragamo. Fuori dal listino principale, +2,15% per Safilo, che ha annunciato di aver siglato un accordo di joint venture in Corea del Sud. La joint venture tra Safilo e Parma International, il cui 51% sarà detenuto da Safilo, avrà sede a Seoul, Corea del Sud, e distribuirà le collezioni eyewear di molti dei marchi nel portafoglio Safilo. (in collaborazione con money.it)

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