Zurigo, 2 mar. - (Adnkronos/Ats) - Se dovesse essere introdotto un salario minimo di 4.000 franchi svizzeri (circa 3.300 euro) al mese, come propongono i sindacati in votazione il prossimo 18 maggio, il settore alberghiero andrebbe incontro a una morte lenta. È quanto afferma il presidente di GastroSuisse, Klaus Künzli, in un'intervista pubblicata oggi dal 'SonntagsBlick'.
Le aziende più piccole avrebbero maggiori difficoltà ad applicare questa norma, secondo Künzli, che ricorda come ''buona parte del settore della ristorazione sia già oggi in difficoltà''. Un sì all'iniziativa popolare 'per la protezione di salari equi' farebbe crescere la disoccupazione, aggiunge Künzli, per il quale alberghi e ristoranti sarebbero costretti a far ricadere i maggiori costi salariali sui prezzi. Il presidente di GastroSuisse ricorda inoltre di aver sostenuto il nuovo contratto collettivo di lavoro (Ccl) del settore, firmato anche dai sindacati.