L'Unione Artigiani di Milano esprime forte preoccupazione per l'evolversi negativo dello stato di crisi in Crimea, in particolare per le azioni sanzionatorie annunciate dall'Unione Europea nei confronti della Russia. "Il prossimo lunedì - spiega il segretario generale, Marco Accornero -, anche l'Italia sarà chiamata a prendere posizione in seno al G7 convocato appositamente per deliberare sanzioni economiche contro Mosca".
"In questo quadro - prosegue Accornero -, il rischio serio è che venga messo a repentaglio un mercato importante per l'export milanese come quello russo. Soprattutto per il settore legno-arredo, ma anche per oreficeria, calzature, tessile, moda e meccanica fine, oltre alle forniture per il settore oil&gas, temiamo che l'inasprimento dei rapporti con il governo Putin e l'applicazione di limiti restrittivi ai rapporti commerciali porterà gravissimi danni anche all'artigianato. Il mondo artigiano potrebbe risentire in modo pesante di questa crisi. Chiamati in causa non solo gli artigiani che esportano direttamente, ma anche l'indotto che ruota attorno ad aziende più grandi che hanno a loro volta come mercato di riferimento per l'export proprio la Russia".
"Di questo - rimarca il segretario degli artigiani milanesi -, il nostro governo e l'Ue non possono non tenere conto. Soltanto a fine 2013 il nostro Paese aveva concluso ben 21 accordi bilaterali e 7 intese intergovernative con la Russia per favorire le procedure doganali per le imprese italiane che esportano verso Mosca. Non dimentichiamo che l'Italia è il quarto partner commerciale della Confederazione russa". (segue)