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Veneto: Ulss 8, Rizzo coordinatore controllo qualita' diagnosi lesioni mammarie

18 marzo 2014 | 17.31
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Treviso, 18 mar. (Adnkronos salute) - Antonio Rizzo, coordinatore della Breast Unit e dirigente dell'Anatomia patologica dell'Ulss 8 di Asolo, è stato recentemente nominato coordinatore del controllo di qualità delle diagnosi istopatologiche su vetrini virtuali relativi alle lesioni mammarie. L'incarico - informa l'azienda sanitaria in una nota - è stato affidato dalla Società italiana di anatomia patologica e citopatologica diagnostica sia allo scopo di garantire una maggiore qualità nella fase diagnostica, sia in previsione dell'accreditamento delle istituende Breast Unit.

Nella stessa Ulss 8 di Asolo, secondo le recenti schede ospedaliere emanate dalla Regione - precisa la nota - sarà attivata una Breast Unit per la presa in carico delle pazienti con patologie mammarie. La procedura su scala nazionale prende spunto da un'analoga esperienza maturata fin dal 2004 nella regione veneta che, attraverso finanziamenti allora erogati dal Registro tumori del Veneto, ha inteso promuovere il controllo di qualità degli screening (tra cui quello mammografico). Visti i buoni risultati ottenuti dal gruppo Veneto, che dal 2008 è coordinato dallo stesso Rizzo, la Società italiana di anatomia patologica ha coinvolto oltre 50 unità operative rappresentanti delle Ulss italiane e delle Cliniche universitarie le quali, anno dopo anno, si concentreranno nella verifica e nel controllo di vari parametri di qualità.

Per questo primo anno - specifica ancora l'Ulss 8 - il gruppo nazionale sarà impegnato nel verificare la riproducibilità diagnostica, ossia la concordanza della diagnosi delle agobiopsie. Rizzo, coadiuvato da alcuni patologi del Veneto, ha individuato circa 50 casi di lesioni mammarie (benigne e maligne). I referenti di patologia mammaria di ciascuna unità operativa sparse su tutto il territorio nazionale dovranno valutare nell’arco di tre mesi prendendo in esame i vetrini virtuali, cioè digitalizzati, e caricati in una piattaforma di telepatologia condivisa. A questa prima fase operativa, seguirà un'intensa attività di formazione che prenderà spunto proprio dai casi il cui parere diagnostico tra i vari medici risulterà discordante. L'appuntamento formativo è fissato per il prossimo 22 ottobre a Firenze nel corso del congresso annuale della Società italiana di anatomia patologica e citopatologica diagnostica.

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