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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi
19 novembre 2015 | 10.06
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Al centro dei giornali in edicola sempre la minaccia terrorismo. Fra i commenti di carattere socio-economico, quello dell'economista Jean Paul Fitoussi, intervistato dal 'Mattino', che sottolinea la necessità di "grandi investimenti pubblici nelle periferie: bisogna riuscire a svuotarle, almeno parzialmente, permettendo a molte persone di andare a vivere altrove e meglio". "È un obiettivo complesso, mi rendo conto, e di lungo periodo, ma non possiamo continuare ad avere delle polveriere dove crescono e si moltiplicano i nostri nemici", avverte.

Il 'Mattino' intervista, poi, il sociologo Mario Abis, che spiega: "Oggi nelle periferie vive un 'nuovo proletariato', che ha certo caratteristiche diverse dal proletariato tipico delle società industriali. Una volta le periferie abitate dal proletariato, e poi dal sottoproletariato, erano all’origine del conflitto sociale. Quelle identità sociali sono saltate proprio con i grandi fenomeni migratori. Oggi il nuovo proletariato e sottoproletariato delle banlieues diventa esplosivo in presenza del fondamentalismo religioso".

Con 'L'Unità' parla un altro sociologo, Renzo Guolo: "La vera azione di contrasto da parte dei governi deve avvenire su due piani: quello politico e casomai militare e appunto quello di intelligence. Bisogna smontare le grandi contraddizioni internazionali da cui prendono le mosse. Chiarito questo, occorre però capire che con questo tipo di terrorismo dovremo convivere a lungo, forse anche dopo che la situazione in Siria si dovesse stabilizzare. E allora i governi devono intervenire anche con politiche sociali, per evitare che i conflitti presenti si trasformino davvero in conflitti di civiltà".

In un editoriale sul 'Sole 24 ore', l'economista Alberto Quadrio Curzio scrive: "Nel recente Vertice G 20 dei Capi di Stato o di governo dei maggiori Paesi del mondo tenutosi in Turchia il tema della lotta al terrorismo ha avuto giustamente la precedenza senza però cancellare i temi di sviluppo socio-economico. È stato importante non disgiungere sicurezza e sviluppo, anche perché dopo la crisi delle economie avanzate c’è adesso quella dei Paesi emergenti mentre molte aree del mondo rimangono sottosviluppate".

A temere contraccolpi economici sono gli esercenti, come afferma, a 'L'Unità', il presidente di Federalberghi di Roma, Giuseppe Roscioli: "Al momento ci risulta una media di una decina di cancellazioni al giorno, molto più della media fisiologica. Senza fare allarmismi, però c’è già da preoccuparsi". "Abbiamo messo in piedi un mini Osservatorio - spiega - per cercare di capire un po’ meglio quali saranno gli eventuali contraccolpi sul turismo attraverso i dati degli alberghi di tre, quattro e cinque stelle distribuiti in tutto il territorio della Capitale. Per noi soprattutto è necessario capire se ci sarà un effetto Parigi o meno, e questo potrà essere chiaro in particolare se non dovessero arrivare prenotazioni nuove, ma lo capiremo meglio nei prossimi giorni".

A 'Libero' Roberto Maroni, governatore leghista della Lombardia, dice: "Bisogna bloccare subito i flussi, effettuare retate di soggetti a rischio ed espellerli. E poi bisogna sospendere Schengen". E ancora: "Bisogna lasciare a Milano i militari e i poliziotti inviati per i sei mesi di Expo. Il governo vuole spedirli a Roma per il Giubileo, ma dopo l’attentato di Parigi il governo non può pensare di sguarnire il nostro territorio".

Sul fronte della manovra finanziaria, il 'Corriere della sera' intervista Luigi Marattin, docente di Macroeconomia all’Università di Bologna e uno dei consiglieri economici del presidente del Consiglio, Matteo Renzi: "C’è una riforma silenziosa ma fondamentale nella legge di stabilità. Consentirà agli enti locali di spendere 3 miliardi in più l’anno per investimenti. Con una crescita del 12% rispetto al 2014". E aggiunge: "Per il 2016 tutti gli enti locali dovranno rispettare un semplice equilibrio tra entrate e spese finali. Il pagamento dei residui passivi non sarà più soggetto a vincolo: se un Comune aveva un pagamento bloccato per lavori già fatturati potrà erogarlo allo sola condizione di avere i soldi in cassa".

Critico il giudizio espresso, in un'intervista alla 'Stampa', da Gianroberto Casaleggio, fondatore del Movimento 5 Stelle con Beppe Grillo: "La crisi non è per nulla archiviata, bisognerebbe chiederlo alle persone che hanno perso il lavoro, che non riescono più a pagare il mutuo o che per curarsi devono rivolgersi alla sanità privata con costi insostenibili dopo i tagli del governo. Quanto ai valori, la solidarietà, la conservazione dell’ambiente, il superamento del totem del denaro e dell’arricchimento a qualunque costo, purtroppo non sono presi ancora in considerazione dalla politica".

Dal mondo produttivo, 'Avvenire' intervista Andrea Boragno, presidente e ad di Alcantara: "Abbiamo trasformato concettualmente in un’opportunità quello che altre aziende interpretano solo come un costo. Iniziando nel 2009, per reagire in modo diverso alla crisi e dare una risposta strutturale che valorizzasse il nostro prodotto. Sono sincero: è una scelta di business. Perché la sostenibilità sociale se è ispirata solo dalla filantropia, fatica a legarsi agli interessi industriali".

Mentre 'Mf' si occupa di Gas, marchio prodotto e distribuito da Grotto spa, intervistando il nuovo ad, Enrico Acciai: "Il 2014 si è chiuso sulla soglia dei 100 milioni di euro e prevediamo di chiudere il 2015 in linea con questo dato".

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