cerca CERCA
Domenica 28 Aprile 2024
Aggiornato: 11:47
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Ricerca, anticorpo monoclonale promettente contro il diabete

17 giugno 2014 | 13.44
LETTURA: 3 minuti

Ricerca, anticorpo monoclonale promettente contro il diabete

(Adnkronos Salute) - Un approccio innovativo per contrastare il diabete di tipo 1. La novità arriva dall'University of Cincinnati, che a San Francisco al meeting dell'American Diabetes Association presenta uno studio su un anticorpo monoclonale che si è rivelato in grado di bloccare e 'invertire' il cammino della malattia agli esordi, in topi con diabete di tipo 1 che mostravano già i sintomi della patologia. Lo studio, guidato da William Ridgway, direttore della Divisione di Immunologia dell'ateneo, è stato condotto per ora solo sugli animali, ma secondo gli autori è molto promettente e potrebbe essere utile per contrastare l'epidemia di diabete nei Paesi occidentali.

Secondo gli studiosi l'incidenza di diabete di tipo 1 e di malattie autoimmuni in generale è aumentata di molto nell'ultimo secolo, forse a causa di una sottostimolazione del sistema immunitario, che finisce per scatenarsi contro il proprio organismo. Nel diabete di tipo 1 questo vuol dire che le cellule T attaccano le beta cellule produttrici di insulina. In precedenza si era scoperto che i topi diabetici non obesi avevano un difetto nelle cellule immunitarie, e che il recettore Tlr4 giocava un ruolo protettivo contro il diabete di tipo 2. I ricercatori hanno usato un anticorpo monoclonale, Ut18, per potenziare l'attività di Tlr4 e invertire il diabete in un'alta percentuale di topi non obesi e diabetici.

"La causa dell'effetto benefico è legata alla protezione delle beta cellule endocrine, difese dall'attacco autoimmunitario che è il segno distintivo della malattia di tipo 1", spiega Ridgway. Ma c'è un aspetto fondamentale: occorre intervenire alla prima manifestazione della malattia per ottenere il risultato, almeno negli animali da laboratorio. Questo si traduce in una finestra di intervento piuttosto piccola.

A rendere interessante la ricerca è anche il fatto che "la stessa rete molecolare del Tlr4 opera negli esseri umani, in un modo molto simile. Anche se esistono delle differenze è possibile che questo nuovo approccio per intervenire sul sistema immunitario venga testato sull'uomo", conclude Ridgway, evidenziando comunque la necessità di condurre ulteriori studi su questa potenziale arma anti-diabete.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza