(Adnkronos Salute) - Per la senatrice Pd "è passato il tempo della esclusività clinica del problema, perché c'è una necessità stringente di dialogo tra servizi sanitari ed esigenze sociali per l'uscita dall'isolamento, sia dei pazienti che delle loro famiglie. Bisogna - prosegue De Biasi - superare una concezione statica dell'autismo, che va concepita invece in modo dinamico: clinico, farmacologico, sociale e culturale per accompagnare le persone con autismo lungo tutto l'arco della vita, nell'ottica del miglioramento delle loro condizioni di vita e dell'integrazione socio-sanitaria, della umanizzazione della medicina".
"E' importante - conclude - che continui a svilupparsi la ricerca scientifica nel campo e la divulgazione del tema nel dibattito pubblico. Anche per evitare quella confusione che purtroppo prolifera nel nostro paese dal caso Stamina alle presunte e assurde relazioni fra vaccinazioni e autismo".