Roma, 2 apr. (Adnkronos Salute) - "A due anni dalle drammatiche e preoccupanti conclusioni dello studio epidemiologico degli effetti sulla salute della contaminazione con l'arsenico delle acque potabili del Lazio, gli interventi a tutela della salute delle popolazioni dell’Alto Lazio sono ancora inadeguati, incompleti ed insufficienti". E' l'allarme lanciato dall'Associazione italiana medici per l’ambiente (Isde) di Viterbo.
"Nell’aprile del 2012 lo studio, realizzato dal Dipartimento di epidemiologia della Regione Lazio - sottolinea Antonella Litta, referente Isde Viterbo - evidenziava una situazione sanitaria estremamente grave e preoccupante in particolare nell’Alto Lazio: con eccessi di incidenza e mortalità nei Comuni con livelli stimati per il periodo 2005-2010 per patologie associabili ad esposizione ad arsenico (tumori del polmone e della vescica, ipertensione, patologie ischemiche, patologie respiratorie e diabete)". (segue)