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Animali: in Veneto Fi presenta pdl per la loro salute, vietate catene

06 marzo 2014 | 17.26
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Venezia 6 mar. (Adnkronos Salute) - Due articoli per introdurre il divieto dell'utilizzo della catena o di qualunque altro strumento di contenzione similare per i cani. E' quanto prevede il progetto di legge presentato dai consiglieri regionali veneti di Forza Italia Leonardo Padrin, Mauro Mainardi, Davide Bendinelli, Remo Sernagiotto e Moreno Teso, illustrato oggi nel corso di una conferenza stampa. Si tratta di un provvedimento che va a modificare l'articolo 3 e l'articolo 8 della legge regionale 28 dicembre 1993, n. 60, 'Tutela degli animali d'affezione e prevenzione del randagismo', prevedendo appunto, salvo per ragioni sanitarie documentabili e certificate dal veterinario curante o per misure urgenti e solamente temporanee di sicurezza, l'utilizzo della catena.

Il progetto di legge prevede anche che la Giunta regionale, sentita la commissione consiliare competente, disponga apposite indicazioni e requisiti per le strutture dedicate al ricovero degli animali da compagnia, con disposizioni specifiche per la detenzione dei cani da parte dei privati.

"Riteniamo ci siano - ha sottolineato Padrin, primo firmatario del progetto - livelli di civiltà che ci dovrebbero portare a cambiare i nostri comportamenti verso gli animali in genere. Il rischio che con questa proposta legislativa si vuole evitare – spiega Padrin – è che chi lega, ad esempio, un cane alla catena senza una giusta causa è più propenso a dimenticarsene perché si sente tranquillo sul fatto che il cane non possa scappare, fare danni o spaventare nessuno, e questo può costituire maltrattamento, soprattutto se la catena è pesante e lo costringe a rimanere solo a lungo, essendo un animale sociale che necessità di interazioni. Questo ha infine annunciato Padrin e il primo di una serie di atti che andremo a fare per quanto riguarda la salute animale".

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