Il gender gap nel mondo del lavoro
Con il PNRR dovrebbero essere in arrivo 380 mila nuovi posti di lavoro per le donne. Numeri importanti che possono dare una spinta alla riduzione della questione del gender gap nel mondo del lavoro. Dai dati Istat relativi agli anni dal 2016 al 2020 si osserva come l'occupazione femminile sia sempre inferiore rispetto a quella maschile, con un tasso di occupazione medio del 67% per gli uomini e del 49% per le donne. Gender gap presente in tutte le regioni italiane, ma particolarmente sentito in Puglia, Basilicata e Campania con circa 25 punti percentuali di differenza nel tasso di occupazione. Le differenze sono evidenti anche nella tipologia di posizione lavorativa: nel 2020 si registrano 257 dirigenti uomini e solo 126 donne, 657 quadri uomini e 532 donne. A livello di impiegati invece il dato si ribalta: 3.326 sono uomini, 4.487 sono donne. In termini retributivi i dati Istat relativi al 2019 indicano che a parità di qualifica le donne percepiscono sempre meno dei colleghi uomini. Anche tra gli occupati sovraistruiti si può notare come nel 2020 il 26,6% delle donne occupate possiede un titolo di studio superiore a quello maggiormente posseduto per svolgere quella professione, mentre tra gli occupati uomini è il 24,3%.
