Washington, 8 lug. (Adnkronos/Washington Post) - Mentre nelle scorse settimane montava la crisi irachena, hacker cinesi spiavano gli esperti di questioni mediorientali dei principali think tank di Washington. E' quanto hanno scoperto i ricercatori dell'azienda di cybersecurity CrowdStrike, secondo la quale il gruppo di hacker che sarebbe dietro ai casi di spionaggio, ribatezzato 'Deep Panda', sarebbe riconducibile al governo cinese.
La CrowdStrike, senza fare i nomi dei think tank infiltrati dagli hacker cinesi, riferisce di avere registrato un "radicale" cambiamento nei comportamenti di Deep Panda il 18 giugno scorso, lo stesso giorno nel quale dall'Iraq giungeva la notizia che i ribelli sunniti dell'Isil avevano preso il controllo della principale raffineria del Paese. (segue)