La Juventus paga cara in Borsa l'eliminazione dalla Champions League. Non ammessa in apertura, quando apre gli scambi crolla del 21% e viene sospesa. A circa 30 minuti dall'avvio degli scambi a Piazza Affari cede circa il 18%. La situazione non migliora di tanto con il trascorrere delle ore: alle 14 la quotazione si aggira intorno 1,435 euro, con una perdita di circa il 15%.
Il titolo in via teorica è arrivato a perdere fino al 25% e nel complesso ha bruciato 500 milioni di capitalizzazione scendendo da 1,7 miliardi a 1,3 miliardi di euro. Dietro le vendite la scommessa degli investitori che a ridosso della vigilia della partita con l'Ajax persa per 2 a 1 a Torino avevano puntato sul passaggio del turno; su un'azione che nel solo ultimo mese era salita di circa il 38%. Ma le performance del titolo sul medio e lungo periodo non sono negative. Mantiene ancora un +20% di guadagno a sei mesi e un +124% a un anno. Certo ora l'uscita di scena dalla competizione più prestigiosa verrà a far mancare dalle casse della società circa 93 milioni di introiti previsti.